Morì per un tumore al cervello a 5 anni, chiamati a giudizio 6 dirigenti dell’ex Ilva di Taranto

Per l’accusa, gli imputati consentirono “la dispersione di polveri e sostanze nocive” con condotte che avrebbero contribuito a provocare “una grave malattia neurologica al piccolo”. Oggi vanno a giudizio 6 dirigenti dell’ex Ilva

Un tumore al cervello, devastante, lo uccise a soli 5 anni. Era il 2014 e per il piccolo Lorenzo, nella Taranto dell’ex Ilva, il destino era praticamente segnato. Ma giustizia sarà fatta e, con l’accusa di omicidio colposo, sei tra dirigenti ed ex dirigenti di quell’industria maledetta saranno processati dal prossimo 2 ottobre.

Lo ha deciso la Corte d’appello di Lecce accogliendo il ricorso presentato dal sostituto procuratore Mariano Buccoliero e dai familiari del bambino contro la sentenza di non luogo a procedere del gup del 12 luglio 2022.

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Al piccolo Lorenzo fu diagnosticato un tumore al cervello a soli tre mesi dalla nascita e oggi per l’accusa gli imputati avrebbero consentito “la dispersione di polveri e sostanze nocive provenienti dalle lavorazioni“, “omettendo l’adozione delle misure di prevenzione contro gli infortuni sul lavoro e malattie professionali“.

Condotte che avrebbero contribuito a provocare “una grave malattia neurologica al piccolo Lorenzo Zaratta che assumeva le sostanze velenose durante il periodo in cui era allo stato fetale”, sviluppando una “malattia neoplastica che lo conduceva a morte“.

Gli imputati sono l’ex direttore dello stabilimento, l’ex responsabile dell’area parchi minerali, il capo dell’area cokerie, il responsabile dell’area altiforni, i responsabili delle due acciaierie. Nei confronti di altri due imputati, per i quali fu riconosciuto un errore nei capi d’imputazione, non è stato presentato ricorso.

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Fonte: Giustizia per Taranto

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