Il ministero della Transizione Ecologica non sarà un super ministero (seguendo l’esempio di Spagna e Francia)

Il nuovo ministero della Transizione Ecologica non prevede l’accorpamento di Sviluppo Economico e Ambiente. Come funzionerà?

Il nuovo ministero della Transizione Ecologica non prevede l’accorpamento di Sviluppo Economico e Ambiente. Come funzionerà?

Ora è certo, l’Italia ha un Ministero per la transizione ecologica. Mario Draghi ha da poco annunciato la lista con i nomi dei ministri che andranno a comporre la squadra del nuovo esecutivo e ha affidato il ministero della Transizione Ecologica al noto fisico Roberto Cingolani, esperto in intelligenza artificiale.

Ma non sarà un super ministero come era stato preannunciato (e come speravano anche le associazioni ambientaliste). Non c’è stato, infatti, l’auspicato “matrimonio” tra Mise e ministero dell’Ambiente.

In pratica, sono state assegnate al ministero dell’Ambiente le competenze dello Sviluppo economico in campo energetico.

Come sarà il nuovo Ministero della transizione ecologica?

E’ la domanda che in tanti in queste ore si stanno ponendo.  Sappiamo solo che sostituirà il Ministero dell’ambiente, cambiandone la denominazione, assumendo competenze energetiche oggi proprie di altri dicasteri, come ha spiegato brevemente Draghi.

In realtà, però, il Ministero della transizione ecologica esiste già in altri paesi europei, in Francia e in Spagna, ad esempio, dove industria e ambiente viaggiano separati, come sarà ora anche per l’Italia.

Vediamo come funzionano.

Il Ministero della transizione ecologica in Francia

Dallo scorso anno ormai il ministero dell’Ambiente, poi divenuto dell’Ecologia è stato ribattezzato Ministero della Transizione ecologica. A guidarlo c’è Barbara Pompili. L’attivià di tale dicastero si svolge attorno a vari assi che comprendono tra gli altri anche i trasporti e l’energia: ambiente, sviluppo sostenibile, tecnologie verdi, transizione energetica, energia, clima, prevenzione dei rischi naturali e tecnologici, sicurezza industriale, dei trasporti e delle infrastrutture. Di fatto, si tratta di competenze trasversali che sottolineano l’importanza di un’economia basata sulla sostenibilità.

Il Ministero della transizione ecologica in Spagna

In Spagna, il vecchio Ministero dell’ambiente ormai si chiama Ministero per la Transizione ecologica e la Sfida demografica (Miteco).  Anche in questo caso, come accade in Francia, le competenze ricadono sia in materia strettamente ambientale che economica. Dal 2020 è guidato dalla socialista Teresa Ribera Rodriguez che si occupa di lotta al cambiamento climatico, prevenzione delle contaminazioni, protezione del patrimonio naturale, della biodiversità, dei boschi, del mare, dell’acqua e della transizione energetica a un modello produttivo e sociale più ecologico, ma anche di demografia e spopolamento dei territori. Due sono i principali obiettivi assunti al momento dell’insediamento nel 2018: portare al Congresso una legge sui cambiamenti climatici ed elaborare un piano energetico per i prossimi 10 anni.

In tali paesi dunque, il Ministero della transizione ecologica ha preso il posto di quello dell’ambiente, conquistando però nuovi compiti prima di competenza di altri Ministeri.

Cosa accadrà in Italia?

Fonti di riferimento: Agi, Ecologie.gouv

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