Addio al ministero dell’Ambiente (e a Sergio Costa, il suo miglior ministro di sempre)

Costa è stato ed è uno dei Ministri dell'ambiente che meglio ha saputo affrontare le sfide che siamo stati chiamati ad affrontare

Il fisico Roberto Cingolani è il primo ministro della Transizione Ecologica. L’ufficialità è arrivata da pochissimo. Finalmente questa sera il presidente incaricato Mario Draghi, dopo essere stato ricevuto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha annunciato la nuova lista di ministri che andrà a comporre il nuovo esecutivo.

Diciamo così addio per sempre al ministero dell’Ambiente come siamo stati sempre abituati a conoscerlo.

“Il ministro dell’Ambiente assorbirà le competenze in materia energetica allo stato attribuito ad altri ministeri”, ha spiegato Draghi.

Non sarà quindi, come invece era stato preannunciato, un “matrimonio” tra Ambiente e Mise.

E permettertici, quindi, di dedicare a questo ministero, di cui ci occupiamo da oltre 10 anni, il nostro addio (ma anche il nostro arrivederci in altra forma). Un ministero che sotto la guida di Sergio Costa era ritornato al centro dell’agenda politica, ottenendo lo spazio che avrebbe sempre meritato. Per la prima volta, da molti anni a questa parte, abbiamo visto promesse trasformate in azioni concrete, pur considerando i limiti e le criticità spesso esposte anche dalle associazioni ambientaliste.

Costa è stato ed è uno dei Ministri dell’ambiente che meglio ha saputo comunicare, anche sui social, le sfide che siamo stati chiamati ad affrontare, facendo trasparire un ampio trasporto e l’amore per la Terra. Dai fiumi ai mari, dalle rinnovabili alla mobilità sostenibile, dalla lotta alla plastica fino alla tutela degli animali e in particolar modo degli orsi. Nessun Ministro si era mai esposto così. Restano degli importanti nodi irrisolti, dall’ex Ilva alla Terra dei fuochi, ma tante sono le iniziative concrete che dal 1° giugno 2018,  da quando riveste la carica di Ministro, Costa ha portato avanti.

Ne abbiamo scelte solo alcune, anche se ce ne sarebbero molte altre, perché speriamo che chi ora prenderà il suo posto possa almeno continuare sulla stessa scia, con lo stesso entusiasmo e con la concretezza che lo hanno contraddistinto.

castalia rifiuti

©Shutterstock/Mr.anaked
©Castalia

Castalia, grandi pulizie… dei mari

Grazie a un recente accordo tra Ministero dell’ambiente, Castalia e Corepla, gli 8000 km di coste del nostro paese verranno pattugliati da 32 imbarcazioni che avranno il compito di rimuovere i rifiuti che troveranno lungo il loro cammino. La plastica recuperata, poi, sarà usata da Corepla per un progetto sperimentale di riciclo.

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camera plastic free

La rivoluzione Plastic Free e la Plastic Tax

Da ottobre 2018, il Ministero dell’Ambiente è plastic free grazie all’installazione di dispense di acqua alla spina e alla sostituzione dei prodotti all’interno dei distributori. Costa ha poi lavorato anche a due leggi per la riduzione della plastica monouso e degli imballaggi, sia per gli imprenditori che per i consumatori. Da allora, si sono moltiplicate le iniziative degli enti locali per eliminare la plastica monouso dagli uffici pubblici.

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Anche se il suo debutto doveva avvenire il 1° gennaio 2021, è stato rinviato a luglio. Questa tassa, pari a 0,45 euro per chilogrammo di materia plastica,  si applica a una serie di prodotti monouso, definiti come “manufatti con singolo impiego” (MACSI) ossia quelli “destinati ad avere funzione di contenimento, protezione, manipolazione o consegna di merci o di prodotti alimentari”.

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Papillon orso M49

©Sergio Costa/Facebook

“Io sto con l’orso Papillon”

Più volte Costa ha difeso l’orso Papillon, fuggito e catturato in Trentino. A settembre scorso il Ministro ha ordinato ordinato un sopralluogo al reparto CITES dei Carabinieri e all’Ispra nella “prigione” in cui erano detenuti tre esemplari di orso bruno per valutare con precisione le condizioni in cui versavano. Purtroppo però i suoi poteri sono limitati di fronte a ordinanze di Regioni ad autonomia speciale, ma Costa ha comunque inviato

“una lettera per le regioni del Friuli Venezia Giulia, Veneto e Lombardia per estendere il progetto “Life ursus” anche nei loro territori così da poter distribuire gli orsi del Trentino in un più ampio ambiente idoneo”:

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Legge Salva Mare

Una delle novità introdotte da Costa è il decreto Salva Mare, che ha l’obiettivo di favorire la raccolta dei rifiuti, soprattutto della plastica abbandonata nelle acque e che spesso rimane intrappolata nelle reti dei pescatori. Per questo, rispetto a quanto si faceva in passato, i pescatori potranno portare a riva i rifiuti e smaltirli, cosa che finora era vietata per un “errore normativo“. La legge Salva Mare ha previsto anche di incentivare le attività di pesca sostenibile come quella che privilegia l’utilizzo di cassette di legno anziché di polistirolo. La legge purtroppo è ancora ferma al Senato.

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fiume sarno

©Sergio Costa/Facebook

Il fiume Sarno, un sorvegliato speciale

È tra i più brevi eppure il più inquinato d’Europa: il fiume Sarno, in Campania, è lungo soltanto 24 chilometri dal Golfo di Napoli alle sue cinque sorgenti ai piedi dei monti Picentini, ma è considerato da sempre un mix di veleni, a causa dei numerosi sversamenti industriali illeciti e degli scarichi a cielo aperto di fogne urbane. Un disastro ambientale reiterato per decenni, ma che sotto la guida di Costa sta emergendo. Sono decine gli interventi e i controlli, che hanno portato anche al sequestro di aziende che hanno scaricato illegalmente acque reflue industriali a ridosso del bacino.

L’ultimo in termini di tempo risale a dicembre quando i Carabinieri del Noe hanno ispezionato i Comuni di Castellammare di Stabia e Pompei, dotati solo in parte di reti fognari.

“Un’attenzione sul Sarno senza precedenti – Così il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha commentato le attività di indagine avviate da questa mattina dai Carabinieri del Comando Gruppo per la Tutela Ambientale di Napoli, su delega della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, nell’ambito delle indagini finalizzate ad accertare le cause e il grado dell’inquinamento del fiume Samo e del litorale stabiese. “Ci tengo a ringraziare le Procure di Torre Annunziata e Nocera Inferiore- ha continuato Costa – e tutti gli uomini dei Carabinieri impegnati in queste indagini fondamentali a mappare tutte le fonti di inquinamento che arrivano nel fiume e restituire un Sarno migliore ai cittadini”.

Nel dettaglio l’attività investigativa si è concentrata nei Comuni di Castellammare di Stabia e Pompei, dotati solo in parte di reti fognarie e gli accertamenti in corso riguardano i lavori di completamento delle opere fognarie ed il loro collegamento al depuratore “Foce Sarno” che, ad ultimazione avvenuta, consentiranno l’eliminazione degli scarichi delle acque reflue domestiche nell’ambiente, attualmente ancora esistenti. I controlli dovranno accertare la completa realizzazione delle reti fognarie, accertare le cause del mancato collettamento delle reti fognarie esistenti ai depuratori comprensoriali, verificare l’eventuale stanziamento di fondi pubblici per la realizzazione di tali opere e le modalità di utilizzo degli stessi.

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Decreto Clima

A dicembre 2019, è stata approvata la prima legge italiana per il contrasto ai cambiamenti climatici, stando alle parole del ministro Costa. Tra le novità introdotte dalle legge vi sono: l’istituzione di un tavolo permanente interministeriale sull’emergenza climatica, l’istituzione di un fondo per realizzare o implementare il trasporto scolastico per gli alunni delle scuole elementari e medie con mezzi ibridi o elettrici, un piano di incentivi ai Comuni per il “mangiaplastica”, la riforestazione delle città metropolitane, la nascita di un Fondo per incentivare interventi di messa in sicurezza, manutenzione del suolo e rimboschimento attuati dalle imprese agricole e forestali, e molte altre azioni.

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End of Waste

E’ uno degli interventi più importanti effettuati da Costa. Il decreto per il riciclo di svariati materiali, da carta e cartone a pneumatici e pannolini, stabilisce una vera e propria rivoluzione in termini di economia circolare.

“L’End of Waste è un tassello indispensabile per la valorizzazione del potenziale dei rifiuti e può dare un forte contributo allo sviluppo delle potenzialità del settore di riciclo – afferma il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa-. Una società del riciclo e del recupero diventa tale nel momento in cui i materiali possono essere reintrodotti sul mercato ed essere in grado di competere con le materie prime vergini, consentendo una riduzione del consumo di risorse naturali e materie prime, e la riduzione del quantitativo di rifiuti da destinare allo smaltimento”.

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Bonus mobilità

bici fase

©Shutterstock/Halfpoint

Favorire la mobilità sostenibile, è questo l’obiettivo del Buono Mobilità che ha permesso a molti italiani di acquistare con un cospicuo incentivo pari a 500 euro bici, e-bike, handbike ma anche servizi di mobilità condivisa a uso individuale. E’ ancora possibile richiedere il contributo, fino a esaurimento fondi.

“A partire dal 14 gennaio 2021 e fino al 15 febbraio 2021 chi ha effettuato acquisti di beni e servizi incentivati ​​dal Programma Sperimentale Buono mobilità tra il 4 maggio 2020 e il 2 novembre 2020, è in possesso di fattura o scontrino attestante la tipologia di bene o servizio acquistato e non ha già usufruito del beneficio, può richiedere il rimborso inserendo i propri dati, il valore del bene o servizio acquistato e la documentazione attestante l’acquisto” si legge sul sito ufficiale.

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Ecoballe nel Golfo di Follonica

Il 23 luglio scorso è stato votato lo stato di emergenza per rimuovere le 56 ecoballe di rifiuti in plastica che giacevano nel Golfo di Follonica dal 2015, quando furono disperse dalla motonave Ivy. Da agosto sono iniziate le operazioni di recupero anche grazie all’aiuto dei pescatori, che hanno contribuito a prevenire un danno ambientale legato al rischio pericolo di rottura delle reggette di contenimento e di dispersione dei rifiuti su una vasta superficie marina e costiera. Così, è stato previsto un aiuto pari a 10mila euro come segno di gratitudine per i pescatori.

“L’apporto dei pescatori e di tutte le forze impegnate nelle operazioni di recupero è stato determinante per . L’importo è stato profuso come compenso per la sospensione delle attività di pesca e per l’impiego giornaliero di personale e mezzi” spiega Costa.

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Nasce il fondo per gli animali selvatici

A fine dicembre, è stata approvata la nuova legge di bilancio che prevede diverse norme a favore degli animali, in particolare l’istituzione di un fondo per il recupero degli animali selvatici. Il fondo prevede un milione di euro all’anno a partire dal 2021 per sostenere i centri di recupero, che lavorano ogni giorno alla salvaguardia della fauna selvatica.

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Fonti di riferimento: Ministero dell’ambiente

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