Il Ministro canadese Catherine McKenna sotto scorta dopo le minacce e gli insulti ricevuti a causa del suo impegno verso l'ambiente
Difendere l’ambiente è un’attività rischiosa che espone a insulti, minacce e attacchi di vario genere.
Lo sanno bene gli ambientalisti che ogni anno vengono assassinati, minacciati e arrestati per il loro impegno verso gli ecosistemi naturali: è di pochi giorni fa la notizia dell’assassinio Maxciel e Diana, due difensori dell’ambiente e delle popolazioni indigene.
A pagare per il proprio impegno verso il pianeta anche il Ministro dell’Ambiente canadese Catherine McKenna insultata duramente dapprima sui social e poi nella vita reale.
Gli abusi verbali verso McKenna sono iniziati subito dopo la sua elezione e negli ultimi mesi si sono moltiplicati sui social gli insulti e i commenti sessisti: viene chiamata con disprezzo “Barbie climatica”, le hanno dato della traditricee della poco di buono, dicono sia un nemico del paese e un “pezzo di immondizia comunista”, hanno augurato malattie e morte a lei e ai suoi figli.
Le molestie si sono ulteriormente intensificate nelle ultime settimane, dopo che il ministro ha annunciato di voler ridurre le emissioni di CO2 del paese del 30% entro e non oltre il 2030.
Pochi giorni fa la McKenna si trovava con i suoi figli in fila per il cinema quando un automobilista ha abbassato il finestrino e l’ha insultata.
L’ondata di odio è dunque uscita dai social ed è approdata nella vita reale, situazione che ha portato il governo a mettere sotto scorta la donna. Una misura rarissima in Canada ma indispensabile vista l’escalation di improperi e intimidazioni contro il ministro.
Catherine McKenna ha dichiarato che non si lascerà fermare dalle minacce ma che vorrebbe che gli abusi verbali nei suoi confronti cessassero.
'I'm not going to let this stop me but I wish it would stop': Environment minister now requires security after threats, abuse move from online to real world https://t.co/fafViXi4hI
— CBC News Alerts (@CBCAlerts) September 7, 2019
La lotta ai cambiamenti climatici è un tema centrale nella campagna elettorale: il prossimo ottobre il liberale Justin Trudeau e il conservatore Andrew Scheer si sfideranno alle elezioni con programmi diametralmente opposti per quanto riguarda la tutela dell’ambiente.
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Tatiana Maselli