Milano, addio a palme e banani in piazza Duomo: arriva un bosco di montagna con rododendri e canfore (ma non mancano le critiche)

Le palme, gli hibiscus e i banani di piazza Duomo hanno le ore contate dopo tutte le polemiche: saranno sostituiti da cespugli di canfore, rododendri, stelle alpine e fiori d’alta quota

Dopo sette anni di controversie e dibattiti, l’aiuola di fronte al Duomo di Milano con le palme e i banani sta per subire una metamorfosi significativa. La foresta, sponsorizzata da Starbucks e spesso oggetto di dibattiti tra i cittadini per la sua utilità e per la collocazione di piante totalmente estranee al loro habitat, sarà sostituita da un bosco di montagna ideato da Ermenegildo Zegna.

Un cambiamento che porterà un tocco alpino e una nuova estetica verde al cuore della città. La decisione di sostituire le palme, gli hibiscus e i banani con cespugli di canfore, rododendri, stelle alpine e fiori d’alta quota riflette un cambio di prospettiva virando verso paesaggi di montagna certamente più vicini a Milano rispetto ad un paesaggio ben più esotico.

L’iniziativa è stata presentata in occasione del Salone del Mobile previsto per aprile 2024. Il nuovo giardino non solo rispecchia la visione di Zegna, ma rappresenta anche una risposta alle polemiche che circondavano l’aiuola precedente.

Le critiche sulla presunta “africanizzazione di Milano” e il dibattito sulle specie vegetali inappropriate per il contesto urbano hanno infatti spinto verso una soluzione più integrata con l’identità locale.

Le piante saranno a rotazione e verranno poi ripiantate

Il progetto si ispira alla visione che diede Dino Buzzati nel 1957 nel suo dipinto “Piazza del Duomo di Milano” e mira a ribadire il ruolo essenziale della natura nella vita urbana e a promuovere la biodiversità e la sostenibilità.

Le aiuole della Piazza del Duomo saranno il fulcro di questa trasformazione, caratterizzate da una struttura permanente di base che comprenderà quattro boschetti di canfore a cespuglio disetanee. Il progetto si distingue anche per l’introduzione di piante soggette a rotazione, come i rododendri dall’autunno alla tarda primavera e Philadelphus dopo la fioritura dei rododendri.

Questo approccio consente di rispettare la biodiversità e la stagionalità delle piante, che saranno successivamente ripiantate nell’Oasi Zegna alla fine del loro ciclo. Per quanto riguarda invece le piante presenti nelle attuali aiuole della Piazza del Duomo, avranno fortunatamente una seconda vita dato che saranno conservate e piantate nei luoghi più idonei alle loro esigenze.

La decisione è stata accolta positivamente da parte degli utenti, la maggior parte dei quali è sempre stata contraria alla piantumazione delle palme. Tuttavia non mancano le critiche anche a questo nuovo progetto, soprattutto dal punto di vista della scelta dei rododendri, una specie ancora una volta non europea e che potrebbe soffrire il caldo soffocante milanese che ultimamente si mostra già in autunno e in primavera.

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Fonte: ANSA

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