Pioggia di microplastiche: un nuovo studio rivela che ormai sono anche nell’aria

Microplastiche anche nell’aria. Ormai sono dappertutto, perfino nelle zone un tempo incontaminate come l’Artico. Adesso un nuovo studio spiega che particelle di microplastiche sono state trovate perfino nell’aria.

Microplastiche anche nell’aria. Ormai sono dappertutto, perfino nelle zone un tempo incontaminate come l’Artico. Adesso un nuovo studio, spiega che particelle di microplastiche sono state trovate perfino nell’aria di una zona montana selvaggia.

Ci sono nel mare e in montagna, nell’acqua e nello stomaco di pesci, delfini e balene. Le microplastiche viaggiano alla velocità della luce e stanno inquinando tutto il mondo, finendo per alterare la catena alimentare.

Adesso un nuovo studio pubblicato su Nature Geoscience ci dice che possono viaggiare nell’aria percorrendo molti chilometri.

Come sappiamo, le microplastiche sono frammenti minuscoli di 5millimetri che derivano dalla degradazione di prodotti plastici. Le analisi dei ricercatori che hanno interessato la Francia, hanno dimostrato che ci troviamo davanti a una vera e propria pioggia di microplastiche.

Il team ha notato appunto che ogni metro quadrato cadono ogni giorno 365 frammenti di plastica (microplastiche). Nello studio, viene fatta un’analisi del luogo: i Pirenei sono un’area selvaggia, incontaminata, lontana dai centri industriali. Non ci sono grandi centri agricoli e commerciali e i villaggi sono scarsamente popolati.

Eppure proprio li, i ricercatori per cinque mesi hanno raccolto alcuni campioni di depositi atmosferici, cercando di capire se fossero presenti depositi di microplastiche e di quali tipi.

Le analisi di microscopia e spettroscopia non hanno rivelato nulla di buono, perché come dicevamo anche qui, le microplastiche trasportate dall’aria sono presenti e sicuramente sono trasportate da pioggia, neve e vento.

In sintesi, quindi, il team spiega che le microplastiche sono influenzate dagli agenti atmosferici ma non necessariamente con la presenza di aree urbane.

Una gravissima scoperta che mette in serio pericolo l’ecosistema distruggendo piante e soffocando gli animali. Ma non solo, c’è anche preoccupazione per la salute pubblica e l’impatto della loro presenza nel tessuto polmonare. 

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Dominella Trunfio

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