Scoperta la presenza di PFAS nella carne bovina in Michigan

Ecco come i “forever chemicals”, le sostanze chimiche per sempre, si sono fatti strada dalle acque reflue al fertilizzante alla carne bovina nel Michigan, negli States

Di PFAS, com’è intuibile, non si parla solo in Italia. La loro presenza sconvolge qualsiasi luogo in cui un’industria, da quella tessile a quella della carta, dall’utensileria all’industria chimica, rilasci nell’ambiente sostanze tossiche. Sostanze tossiche che, tramite l’acqua – e il Veneto ne è un esempio – e tramite il cibo, finiscono inevitabilmente nel nostro corpo.

Lascia sconcertati l’ultima scoperta fatta Michigan, negli Stati Uniti: qui sono emerse sostanze chimiche potenzialmente pericolose nella carne bovina, tanto che i funzionari locali la scorsa settimana hanno emesso il primo avviso in assoluto dello Stato per le sostanze chimiche tossiche PFAS.

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Il Dipartimento dell’ambiente, dei grandi laghi e dell’energia (Department of Environment, Great Lakes and Energy o EGLE) ha infatti annunciato nei giorni scorsi che sostanze per- e polifluoroalchiliche (comunemente note come PFAS) sono state trovate nella carne bovina prodotta dalla Grostic Cattle Company, vicino a Hartland, e vendute ai consumatori.

E ora, si legge in una nota del Michigan Environmental Council, sono in corso “sforzi” da parte dello Stato del Michigan per garantire che la carne bovina contaminata non venga immensa nel mercato e che i consumatori che potrebbero averla acquistata vengano allertati.

Il manzo della Grostic Cattle conteneva in media 1,9 parti per miliardo di acido perfluorottano solfonico, noto anche come PFOS, uno dei tipi più comuni di PFAS. Provenivano da biosolidi, che sono rifiuti solidi e fanghi rimanenti dal trattamento negli impianti di acque reflue. Le aziende che producono prodotti con PFAS inviano le loro acque reflue agli impianti di trattamento. E quindi, i biosolidi contaminati da PFAS vengono quindi applicati alle colture che alimentano le mucche.

I funzionari del Michigan hanno definito l’accaduto un “evento raro”, ma vero è che la contaminazione da PFAS aveva per esempio anche già interrotto le operazioni negli allevamenti di latte nel New Mexico e nel Maine negli ultimi anni.

Secondo quanto si legge, l’Agenzia per la protezione ambientale degli Stati Uniti, o EPA, sta lavorando a un piano per regolamentare le sostanze chimiche dopo anni di sollecitazioni da parte di scienziati e sostenitori dell’ambiente, che affermano che l’uso di PFAS rimane diffuso nonostante le prove degli impatti negativi sulla salute delle sostanze chimiche.

I PFAS, una classe di sostanze chimiche utilizzate in qualsiasi cosa, dalla schiuma antincendio ai prodotti di consumo come padelle e leggings antiaderenti, sono conosciuti come “sostanze chimiche per sempre” perché non si decompongono naturalmente nell’ambiente. Sono anche bioaccumulatori, diventando più tossici man mano che si spostano più in alto nella catena alimentare, rendendoli particolarmente pericolosi per le persone che consumano carne o pesce contaminati.

Secondo l’EPA, la ricerca sugli effetti sulla salute dell’esposizione ai PFAS negli esseri umani è ancora in corso, ma gli studi hanno dimostrato che le sostanze chimiche possono influenzare il sistema riproduttivo e possono portare a ritardi nello sviluppo nei bambini. Il PFAS può anche aumentare il rischio di alcuni tumori, interferire con i livelli ormonali e ridurre la capacità del sistema immunitario di combattere le infezioni.

Attualmente, negli Usa non esistono standard federali per PFAS negli alimenti o nell’acqua, sebbene l’EPA sotto l’amministrazione Biden abbia promesso di studiare e regolamentare le sostanze chimiche in modo più approfondito, impegnandosi a stabilire uno standard nazionale per PFOS e acido perfluoroottanoico, nell’acqua potabile dal 2023.

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Fonti: EGLE / Michigan Environmental Council

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