I fastidiosi insetti non sono più soltanto estivi: le temperature anomale di questo autunno favoriscono la loro sopravvivenza
Tranne sporadici episodi di maltempo, in cui comunque non si sono registrati consistenti abbassamenti delle temperature, le temperature medie in tutto il Paese sono ancora molto alte. Troppo, se consideriamo che siamo a ottobre. Questo clima così anomalo sta favorendo la proliferazione delle comunità di zanzare – insetti un tempo estivi ma che ora trovano un habitat a loro adatto anche in questo bizzarro autunno.
È quanto afferma il professore Pierfilippo Cerretti dell’Università La Sapienza di Roma in un’intervista rilasciata alla testata La Repubblica: secondo il professore, le condizioni meteorologiche che si stanno registrando nella Capitale come altrove favoriranno la presenza delle zanzare – almeno fino a quando non si registrerà un brusco calo di temperature che provocherà la morte di buona parte di questi insetti.
Gli esperti ipotizzano che potremmo dover convivere con le zanzare anche durante i mesi invernali, fino a Natale e oltre. Colpa di un’estate caldissima, di un autunno anomalo con temperature fino a 4°C sopra la media stagionale, e infine di un inverno in cui si alterneranno giornate molto fredde ad altre con temperature superiori ai 20°C.
Negli scorsi mesi si sono registrate temperature alte e ondate di calore che, unite alla spaventosa siccità e alla quasi totale assenza di piogge, hanno provocato non pochi danni al comparto agroalimentare e hanno minacciato le nostre riserve idriche.
Ma anche l’inizio di autunno che stiamo sperimentando porta con sé ondate di calore anomale per la stagione: non si registrano i picchi di 40°C, ovviamente, ma temperature di 26°C rappresentano anomalie importanti se messe a confronto con le medie stagionali. Sono proprio queste “anomalie climatiche” a creare le condizioni ideali per la sopravvivenza delle zanzare in un periodo dell’anno in cui non dovrebbero esserci.
Gli esperti e gli ambientalisti temono ora l’arrivo di un inverno schizofrenico in cui, come abbiamo detto, si alterneranno giorni con temperature rigide e altri insolitamente caldi. Questa alternanza repentina potrebbe rappresentare una minaccia anche per gli animali che, durante i mesi invernali, vanno in letargo.
Gli sbalzi di temperatura potrebbero costringere questi animali a risvegli repentini e frequenti durante l’inverno, con la conseguenza di fiaccare le loro energie e indebolire il loro sistema immunitario. Ciò potrebbe provocare, purtroppo, anche la morte degli esemplari più fragili.
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