Vulcano Tonga: danni sull’isola, lo tsunami raggiunge Giappone e California. Le incredibili immagini dell’eruzione

La potente eruzione ha causato uno tsunami che ha provocato danni sull'isola e raggiunto le coste del Giappone e degli Stati Uniti

L’eruzione del vulcano Tonga, avvenuta ieri, ha provocato ingenti danni sull’isola, in particolare nella capitale Nuku’alofa che dista circa 64 chilometri dal vulcano sottomarino.

“Lo tsunami ha avuto un impatto significativo sulla battigia sul lato settentrionale di Nuku’alofa con barche e grandi massi portati a riva”, ha dichiarato Jacinda Ardern, Premier della Nuova Zelanda.

L’eruzione, equivalente a un terremoto di magnitudo 5,8, ha innescato uno tsunami che ha raggiunto anche le isole Hawaii, le coste del Giappone – con onde di oltre un metro – e la California, dove secondo il National Tsunami Warning Center l’emergenza sarebbe già rientrata. Fortunatamente in nessuno dei Paesi colpiti sono stati registrate vittime e feriti gravi.

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La lunga eruzione del vulcano Hunga Tonga-Hunga Ha’apai è stata così potente da essere percepita fino a diverse centinaia di chilometri di distanza, con boati ed esplosioni di fumo e cenere che sono durati per circa otto minuti.

Le comunicazioni con l’isola sono state interrotte e al momento non è ancora possibile valutare l’entità dei danni perché l’area è ricoperta da fitte nubi di cenere e sorvolare la zona non è sicuro.

Se le condizioni lo consentiranno, nella giornata di domani verranno inviati navi e aerei dalla Nuova Zelanda e dall’Australia per valutare i danni.

Il volo mira a “valutare i danni alle infrastrutture critiche come strade, porti e linee elettriche, che determineranno i prossimi interventi”, spiegano dal governo australiano.  Sarà anche interessante osservare come l’area sia stata modificata dopo questo evento catastrofico.

“L’Australia è pronta a rispondere immediatamente alle richieste di assistenza con il Dipartimento degli Affari Esteri e del Commercio e il Dipartimento della Difesa che coordinano forniture umanitarie critiche per i soccorsi in caso di calamità”, hanno affermato il Ministro dello Sviluppo Internazionale e del Pacifico Zed Seselja e il Ministro della Difesa Peter Dutton in una dichiarazione congiunta.

Ora sembra che la situazione sia sotto controllo ma non è escluso che l’attività del vulcano riprenda nelle prossime ore.

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Fonti di riferimento: ABC News/National Tsunami Warning Center

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