Il deserto dell’Arabia Saudita è diventato quasi un paesaggio invernale a causa di una tempesta di grandine senza precedenti in luoghi solitamente aridi e privi di precipitazioni. Un fenomeno generato ancora una volta dal fenomeno della “goccia fredda”
Un evento raro e spettacolare ha colpito il deserto dell’Arabia Saudita, trasformandolo per qualche ora in un paesaggio che sembrava quasi invernale. La regione di Al-Jawf, situata nel nord del Paese, è stata infatti interessata da una tempesta di grandine senza precedenti, che ha imbiancato ampie distese desertiche, suscitando stupore e curiosità sia tra i residenti sia a livello internazionale.
Le immagini, che hanno rapidamente fatto il giro dei social media, mostrano il contrasto tra il tipico paesaggio arido del deserto e il manto di ghiaccio che lo ricopriva, un fenomeno davvero singolare per una zona caratterizzata da un clima estremo e generalmente priva di precipitazioni.
La grandinata è stata causata da una “goccia fredda”, un particolare fenomeno meteorologico in cui un sistema di bassa pressione rimane isolato dalla corrente atmosferica generale, ristagnando su un’area specifica e causando condizioni climatiche anomale. L’ultimo in ordine di tempo ha provocato qualcosa che tristemente ci è sotto gli occhi ancora oggi: la drammatica alluvione sulla regione di Valencia.
⚠️𝗠𝗲𝗮𝗻𝘄𝗵𝗶𝗹𝗲 𝗶𝗻 𝗦𝗮𝘂𝗱𝗶 𝗔𝗿𝗮𝗯𝗶𝗮 👀
⚠️𝗚𝗶𝗮𝗻𝘁 𝗼𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶𝘇𝗲 𝗵𝗮𝗶𝗹 𝘁𝘂𝗿𝗻𝗶𝗻𝗴 𝗶𝗻𝘁𝗼 𝗶𝗰𝗲 𝗿𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀 𝘀𝘁𝗿𝗲𝗮𝗺𝗶𝗻𝗴 𝘁𝗵𝗿𝗼𝘂𝗴𝗵 𝘁𝗵𝗲 𝗱𝗲𝘀𝗲𝗿𝘁❗️ pic.twitter.com/GGvixSclsk
— ⑧ℙℍ𝕆𝔼ℕ𝕀𝕏⃤𝔻ℝ𝔸𝔾𝕆ℕ⑧ (@XPHOENIXDRAGON) November 4, 2024
Come è successo
In questo caso la goccia fredda, formatasi tra il Mediterraneo orientale, l’Egitto e la Siria, ha trasportato aria artica proveniente dalla Russia, che, combinandosi con le temperature calde del suolo desertico, ha generato forti temporali e intense grandinate. Questo effetto ha prodotto un marcato contrasto termico che ha contribuito a creare una forte instabilità atmosferica.
Gli effetti si sono estesi anche ad altri paesi del Medio Oriente, come il Libano e Israele, che hanno vissuto episodi di alluvioni lampo e forti piogge, anch’essi piuttosto insoliti per queste aree. In generale fenomeni del genere, sebbene non impossibili, sono rari nel deserto arabico, dove la pioggia è scarsa e le temperature sono solitamente molto elevate.
Massive hails cover on the #desert in Hail, #SaudiArabia 🇸🇦 (05.11.2024) pic.twitter.com/NeKve3mDrv
— Genesis Watchman Report (@ReportWatchman) November 5, 2024
Tuttavia, come dimostrato recentemente proprio in Spagna con il fenomeno della DANA (Depresión Aislada en Niveles Altos), le gocce fredde possono colpire diverse zone geografiche, causando intensi eventi atmosferici in regioni solitamente asciutte.
Questo episodio mette in luce l’importanza di un attento monitoraggio climatico anche in zone dove fenomeni estremi sono poco comuni. L’evoluzione delle condizioni meteorologiche richiede sistemi di allerta efficienti e adeguata preparazione per far fronte a cambiamenti improvvisi.
In un contesto di riscaldamento globale e cambiamenti climatici, situazioni come la grandinata nel deserto arabico ci ricordano quanto sia fondamentale la capacità di previsione, soprattutto in aree apparentemente lontane da eventi atmosferici di tale portata. Un vero e proprio monito per il futuro che invita a non sottovalutare le trasformazioni climatiche in corso e i loro effetti sulle diverse regioni del pianeta.
Massive hails cover on the desert in Hail, Saudi Arabia 🇸🇦 (05.11.2024) pic.twitter.com/jDVPpm726T
— Climate Coach 🌊 (@climatecoachofx) November 5, 2024
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