Una rara tempesta di fulmini si è abbattuta sull’Artico (per colpa del troppo caldo)

Rare scariche di fulmini colpiscono i ghiacci dell’Antartide: si tratta di un evento che avviene una o due volte ogni dieci anni.

Rare scariche di fulmini colpiscono i ghiacci dell’Artico: secondo il National Weather Service, si tratta di un evento che avviene una o due volte ogni dieci anni.

Le tempeste di fulmini e tuoni di questa estate incredibilmente calda si stanno abbattendo su 48 stati degli stati uniti, ma non sull’Oceano Glaciale Artico – a migliaia di chilometri dalla terraferma. Il National Weather Service ha confermato lo scorso martedì che una terribile tempesta di fulmini è abbattuta sull’Artico, producendo fra i 100 e i 200 fulmini quando un’eccezionale ondata di calore si è abbattuta sulla regione di North Slope, in Alaska.

Le tempeste di fulmini in Alaska sono un fenomeno piuttosto comune, che si verifica ogni anno. Alcuni fulmini provocano incendi e la regione è costretta a chiedere aiuto ad altri stati vicini per fronteggiare l’emergenza. Ciò che ha reso l’ultimo episodio così inusuale, quindi, non è tanto la tempesta di fulmini in sé, quanto piuttosto la posizione in cui questa ha avuto luogo: è estremamente raro, infatti, che una tale tempesta si sviluppi tanto a nord, proprio sopra i ghiacciai polari. Secondo gli esperti, un tale fenomeno a quelle latitudini si verifica una o due volte ogni dieci anni.

Tempesta di fulmini sull'Artico

Anche stavolta, la colpa è della crisi climatica provocata dall’azione dell’uomo, che ha portato un’inedita ondata di calore anche nelle regioni tradizionalmente più fredde del pianeta. Il calore inedito ha portato l’aria a salire verso l’alto e ad espandersi, creando un deficit pressorio vicino alla superficie che è stato compensato da tempeste di vento transitanti sull’Artico che hanno creato un effetto ‘vacuum’: come un’aspirapolvere, infatti, il vuoto d’aria sulla base ha risucchiato vortici d’aria più fredda, e questa alternanza di correnti ha generato la tempesta.

Già due anni fa, i meteorologi dell’Alaska si stupirono di una tempesta di fulmini sviluppatasi a una latitudine inedita – a quasi 300 miglia dal Polo Nord – e la definirono una delle tempeste di fulmini più a nord che l’uomo moderno potesse ricordare. La tempesta di fulmini di questi giorni è stata accompagnata da un periodo di temperature eccezionalmente alte e dal veloce scioglimento dei ghiacciai – ennesimo esempio della rapidità con cui il clima sta mutando, provocando reazioni estreme in tutte le regioni del mondo.

Fonte: CIMSS

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