La tempesta Boris lascia dietro di sé morte e devastazione in Europa centrale e orientale: almeno 18 vittime e migliaia di sfollati

Non c’è tregua da piogge e inondazioni in Romania, Austria, Polonia e Repubblica Ceca: la tempesta Boris ha provocato già almeno 18 morti con tantissime abitazioni inagibili

Le forti piogge e le inondazioni devastanti causate dalla tempesta Boris hanno colpito gravemente l’Europa centrale e orientale, portando a un tragico bilancio di almeno 18 vittime e costringendo migliaia di persone a evacuare le loro abitazioni.

La tempesta, che ha iniziato a manifestarsi il 12 settembre, ha scaricato quantità record di pioggia, in particolare nelle regioni di Romania, Austria, Polonia e Repubblica Ceca, dove le autorità hanno dichiarato stati di emergenza.

In Romania, la situazione è particolarmente critica: sette persone hanno perso la vita nella contea di Galati, mentre oltre seimila abitazioni sono state danneggiate. Le autorità locali hanno avviato operazioni di soccorso per aiutare le persone rimaste senza casa, ma le condizioni rimangono difficili. Allo stesso modo, in Austria, il bilancio delle vittime è aumentato a quattro, compresi due uomini trovati annegati nelle loro abitazioni e un vigile del fuoco morto mentre prestava soccorso.

La Repubblica Ceca ha subito gravi danni, con un bilancio di tre morti e numerosi dispersi. Le città di Jeseník, Krnov e Opava sono state particolarmente colpite, con molte aree allagate e più di 10.000 persone evacuate. Anche in Polonia si segnalano quattro vittime, con lo stato di emergenza dichiarato dal governo per fronteggiare la situazione catastrofica.

L’ennesimo effetto dei cambiamenti climatici

L’origine di questa tempesta si trova in un mix di fattori meteorologici, tra cui l’interazione di aria fredda proveniente dal Nord Europa e aria calda e umida dal Mediterraneo. Questa combinazione ha generato un sistema di bassa pressione che ha portato a piogge incessanti.

Le autorità europee stanno valutando l’uso di fondi per dare assistenza ai Paesi colpiti, con il commissario europeo all’agricoltura che ha dichiarato di voler collaborare per fornire supporto agli agricoltori nelle aree devastate.

L’impatto di questi eventi climatici estremi non deve ormai più sorprendere, con gli esperti che avvertono da tempo quali potrebbero essere a lungo andare gli effetti del cambiamento climatico. Le piogge torrenziali e le inondazioni in Europa centrale sono un chiaro segnale delle sfide crescenti che il continente deve affrontare in relazione alla crisi climatica globale.

E purtroppo per i Paesi colpiti, non è finita qui. Le previsioni meteorologiche indicano infatti un proseguimento delle precipitazioni anche nei prossimi giorni, il rischio di ulteriori danni e perdite di vite umane resta elevato.

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