Slavina d’acqua in Emilia-Romagna, tra esondazioni e frane nel Bolognese c’è la prima vittima

In Emilia-Romagna torna l'incubo alluvione con più di 10 fiumi in piena. Precipitazioni fino 175 mm sulla Città metropolitana di Bologna, dove molte strade continuano a essere inagibili

Esondazioni, frane, collegamenti interrotti, famiglie intrappolate. È impressionante quanto accaduto nelle ultime ore in Emilia Romagna, piegata da un’altra violenta alluvione con 15 fiumi oltre la soglia rossa e migliaia di evacuati.

Gravissima la situazione nel Bolognese, dove Protezione civile ha diramato allerta rossa per piene di fiumi e forti eventi temporaleschi. Sulla Città metropolitana di Bologna si sono abbattute precipitazioni fino a 175 millimetri.

A Bologna città la piena del torrente Ravone ha allagato via Saffi superando i livelli di allarme. Alcuni sono superiori a quelli del terribile maggio 2023. A Castel Maggiore è esondato il Navile, a Budrio l’Idice.

Oltre 600 gli interventi effettuati da Polizia locale, Vigili del Fuoco e tutti gli operatori coinvolti nell’emergenza nelle province della Regione. In diversi Comuni le criticità hanno richiesto i mezzi anfibi dell’Esercito.

Alle porte di Bologna si piange una giovane vittima. Un ragazzo di 20 anni, alla guida quando la sua auto è stata travolta dalla piena del fiume Zena, è deceduto a Pianoro. Il suo corpo è stato recuperato da poco.

Il Dipartimento di Protezione civile comunica l’attivazione di squadre per il soccorso acquatico e per il pompaggio dell’acqua nelle zone interessate da quella che la Regione Emilia-Romagna ha definito proprio una “slavina d’acqua”. Dai controlli effettuati nella mattinata, a Bologna molte strade risulterebbero ancora chiuse.

Questa domenica 20 ottobre è stata emessa una nuova allerta ma arancione su bassa pianura, collina e costa romagnola, collina e pianura bolognese e pianura e costa ferrarese. A Bologna le piogge dovrebbero esaurirsi nel pomeriggio, ma la città e la regione sono in ginocchio.

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Fonte: Regione Emilia-Romagna

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