In arrivo perturbazioni violente su alcune regioni italiane, che porteranno pioggia e grandine: è il fenomeno delle "celle temporalesche", esasperato dalla crisi climatica in atto
Mentre la maggior del territorio italiano ancora boccheggia nella morsa del caldo ed è costretta a fare i conti con la piaga della siccità, in alcune regioni italiane è previsto un forte peggioramento del meteo – con grandinate, nubifragi e forti raffiche di vento.
Come spiegato dal portale IlMeteo, si tratta di un fenomeno estremo noto tecnicamente come “supercelle temporalesche“: esse rappresentano i temporali più pericolosi a causa della loro potenza e del potenziale di danno. Ma vediamo nel dettaglio.
Cosa sono le supercelle temporalesche
Le supercelle temporalesche sono fenomeni atmosferici particolarmente intensi e pericolosi, caratterizzati da una struttura interna complessa e da una notevole longevità rispetto ai comuni temporali.
Sono considerate tra i fenomeni meteorologici più violenti e sono spesso associate a eventi estremi come grandinate di grosse dimensioni, forti raffiche di vento e, in alcuni casi, la formazione di tornado.
Ma come si originano e, soprattutto, come funzionano? Al cuore di una supercella c’è una potente corrente ascensionale che ruota su se stessa, creando una sorta di vortice all’interno della nube. Questa rotazione è fondamentale per la formazione e il mantenimento della supercella.
Le supercelle di estendono per chilometri e possono durare per ore, rigenerandosi continuamente e spostandosi su lunghe distanze, continuando a provocare danni al loro passaggio. Oltre alla pioggia intensa, sono spesso associate a grandine, raffiche di vento, fulmini.
Questi eventi meteorologici estremi evidenziano come il clima stia cambiando. Infatti, fino a pochissimi anni fa osservare una supercella in Italia era impossibile, poiché si tratta di un fenomeno tipico delle regioni del nord America.
Purtroppo però l’incremento dell’evaporazione dell’acqua, dovuto all’aumento delle temperature a livello globale, aumenta l’energia potenziale disponibile per la formazione di immense celle temporalesche, che si sviluppano anche in aree prima non interessate dal fenomeno.
Leggi anche: L’Italia e gli eventi climatici estremi, ecco la mappa delle aree più a rischio elaborata da ENEA
Le previsioni per le prossime ore
Il peggioramento delle condizioni atmosferiche nel nostro Paese è previsto già dal pomeriggio di oggi, mercoledì 7 agosto, quando l’ingresso di correnti instabili in quota destabilizzerà l’atmosfera, causando i primi temporali sulle Alpi.
L’attenzione maggiore sarà rivolta al pomeriggio e alla sera, con particolare rischio per l’alto Piemonte, la Lombardia, il Veneto e l’Emilia Romagna.
Queste aree saranno esposte a una convergenza di masse d’aria diverse: da un lato il caldo umido proveniente dall’anticiclone africano e dall’altro le correnti instabili.
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