Dopo il Sahara, forti nubifragi hanno interessato anche Marrakech. Strade bloccate, auto sommerse e traffico in tilt e allagamenti anche nell’aeroporto
Dopo le immagini surreali lasciate dalle abbondanti piogge che si sono abbattute e che hanno dato un volto diverso al Sahara marocchino (secondo Houssine Youabeb, della Direzione generale di meteorologia del Marocco, erano almeno 30 anni che non cadeva così tanta pioggia in un lasso di tempo così breve), nubifragi e allagamenti hanno interessato in queste ultime ore la città di Marrakech.
Tra domenica e lunedì, sono infatti bastate poche decine di minuti perché torrenti d’acqua invadessero diversi quartieri di Marrakech, lasciando ogni singolo angolo praticamente in tilt.
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L’acqua è persino entrata anche nell’aeroporto Menara, costringendo il personale a chiudere le postazioni degli arrivi e delle partenze. Auto bloccate, persone intrappolate alla ricerca di salvezza tra le strade si sono all’improvviso trasformate in fiumi, dal momento che i tombini non hanno retto la portata delle piogge.
An extratropical cyclone over the Sahara Desert drenched parts of Morocco and Algeria – areas that receive little rain. 🌧️NASA’s Terra satellite captured floodwaters and some Saharan lakes, which are usually dry, filled with water on September 10, 2024. These images use a combination of visible and infrared light to indicate the presence of water in blue. The shade of blue is influenced by the depth of the water and the amount of suspended sediment. Preliminary satellite analysis of the event shows rainfall accumulations up to and over 200 millimeters in the areas affected—roughly equivalent to what the region receives in a year. The rainfall accumulation estimates are based on NASA’s IMERG (Integrated Multi-Satellite Retrievals for GPM) data, which is one of the only options for systematically assessing precipitation in the Sahara over broad areas because ground-based rain gauges and radar stations are so scarce.Learn more: https://go.nasa.gov/3MPmQZ6
Posted by NASA Earth on Tuesday, September 17, 2024
Secondo i primi dati, nelle prime ore della serata si sono riversati sulla città circa 20 mm di acqua. Illuminazione in tilt in alcuni quartieri, anche nella piazza di Bar Doukkala, uno degli ingressi alla Medina.
📍مراكش
أمطار رعدية جد قوية تشل حركة السير وتغمر عدة شوارع داخل المدينة ⛈️ pic.twitter.com/nTAsUvXQTq
— 2M.ma (@2MInteractive) October 13, 2024
In un messaggio su Linkedin, la Direzione Generale di Meteorologia (DGM) ha parlato delle inondazioni che stanno colpendo il Marocco da settembre, descritto come “particolarmente instabile e umido“. A volte è sceso fino a 130 mm in 24 ore, o fino a 130 litri per metro quadrato.
🇲🇦 Inondation à Marrakech : L'oued Issil après les récentes pluies. L'oued Issil est un cours d'eau prenant naissance dans le Haut Atlas de Marrakech, à une altitude avoisinant les 2300 m. #Marrakech #Inondation #OuedIssil #Pluies pic.twitter.com/2rbEIjLkYe
— MD🇲🇦 (@Empirechrifien1) October 13, 2024
Va da sé che si tratta di eventi “rari” ma “sempre più frequenti” a causa dei cambiamenti climatici, che nel corso dei decenni hanno causato tra le altre cose anche l’innalzamento della zona di convergenza intertropicale verso nord, caratterizzata da tempeste improvvise e violente. A ciò si aggiunge l’ormai incontrovertibile fatto che l’aumento delle temperature favorisce anche , su scala globale, una maggiore evaporazione. Maggiore è l’umidità che nell’atmosfera porta alla formazione di forti e rovinose piogge, più frequenti sono le inondazioni e i nubifragi. E spesso anche le vittime.
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