Dopo giorni di caldo decisamente fuori stagione, tornano freddo e pioggia nelle nostre città (a beneficio anche della qualità dell'aria)
Dopo giorni di caldo decisamente fuori stagione, tornano freddo e pioggia nelle nostre città (a beneficio anche della qualità dell’aria)
Il 2022 è iniziato all’insegna di un caldo anomalo e del tutto fuori stagione, che ha messo in crisi gli impianti sciistici per la poca neve e ha spinto le persone addirittura a buttarsi a mare – si pensi che a Mondello, la spiaggia dei palermitani, si sono registrate temperature record di 19°C. In queste ore, però, stiamo assistendo ad una repentina inversione di tendenza e ad un brusco abbassamento delle temperature: colpa dell’aria gelida proveniente dall’Artico, che provocherà abbassamenti di temperature fino a 15°, piogge e nevicate anche a bassa quota.
Già a partire da oggi, 3 gennaio, l’anticiclone africano che ha portato il caldo anomalo dei giorni scorsi inizierà ad indietreggiare, lasciando il posto all’aria più fredda proveniente da nord che interesserà dapprima le regioni settentrionali del nostro Paese e, nei prossimi giorni, anche le regioni del centro e del sud – attualmente ancora interessate da temperature oltre la media stagionale. La svolta in tutto lo stivale avverrà fra mercoledì 5 e giovedì 6 gennaio, quando i venti artici arriveranno dall’Europa centrale e raggiungeranno tutta l’Italia: oltre al brusco calo di temperatura, la bassa pressione porterà con sé pioggia e neve, anche a bassa quota. Il freddo e il cattivo tempo, secondo gli esperti, ci accompagneranno per tutta la prima decade di gennaio, conservando un clima certamente più consono a questo periodo dell’anno di quello visto la scorsa settimana.
Malgrado il maltempo, c’è una buona notizia per le nostre città: la pioggia ed i venti forti che sferzeranno nei prossimi giorni contribuiranno a migliorare la qualità dell’aria che respiriamo, pregna di smog e polveri sottili – provocate, tra le altre cose, anche dai fuochi d’artificio esplosi nella notte di Capodanno – che sono rimaste intrappolate negli strati più bassi dell’atmosfera a causa dell’alta pressione degli scorsi giorni e che hanno ingabbiato le nostre città in una densa coltre di nebbia inquinata.
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Fonte: Meteo Aeronautica Militare
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