Alluvione nel Catanese: le immagini e i video delle strade che diventano fiumi dove le auto affondano

Piogge torrenziali stanno causando allagamenti e disagi soprattutto in Sicilia orientale. A Giarre, si sono registrati 400mm di pioggia in 6 ore. L'allerta meteo rimane alta. La testimonianza di Rosita da Riposto racconta la drammaticità della situazione

Un violento nubifragio si è abbattuto sulla Sicilia orientale nelle ultime ore, trasformando le strade in fiumi in piena e causando gravi disagi alla popolazione. La zona più colpita è il Catanese, dove si registrano allagamenti, auto trascinate dalla corrente e persone soccorse dai Vigili del Fuoco.

A Giarre, le precipitazioni hanno raggiunto livelli record: 400 mm di pioggia in sole 6 ore, un dato allarmante che testimonia la violenza del fenomeno. “A Riposto e nei comuni limitrofi piove da ore”, racconta a GreenMe Rosita, una residente del comune catanese di 13mila abitanti.

“Le scuole sono chiuse da lunedì, ma la situazione è precipitata stamattina”. Le immagini che giungono dalla zona sono impressionanti: strade sommerse dall’acqua, auto trascinate come giocattoli dalla furia della corrente. “Diverse auto sono state trascinate via dalla furia dell’acqua e tante persone sono rimaste bloccate nei veicoli. I Vigili hanno soccorso automobilisti bloccati sulla autostrada A18 al km 56 tra Fiumefreddo e Giarre”, continua Rosita.

I Vigili del Fuoco sono al lavoro senza sosta per far fronte alle numerose richieste di soccorso. A Torre Archirafi, frazione di Riposto, sono state soccorse diverse persone intrappolate nelle proprie auto. Ad Aci Sant’Antonio, i pompieri sono intervenuti per liberare alcune persone rimaste bloccate all’interno di un supermercato completamente allagato. Ad Acireale, un’abitazione è stata invasa dall’acqua e una persona è stata tratta in salvo. “I pompieri stanno ricevendo decine di chiamate di soccorso, ma nel frattempo chi può si è attivato per dare una mano ai vicini“, aggiunge Rosita, sottolineando la solidarietà che si è creata tra gli abitanti.

L’alluvione ha colpito duramente anche le infrastrutture. “Diversi amici hanno case e garage allagati, anche a causa dei torrenti esondati. Altri hanno avuto pesanti danni nelle loro attività commerciali, devastate dal fango. Non ho mai visto niente di simile nel mio paese”, racconta Rosita con amarezza.

L’allerta meteo diramata dalla Protezione Civile regionale rimane alta. La costa ionica dell’isola, tra Messina e Catania, è in allerta rossa. Il resto dell’isola è in allerta arancione, ad eccezione della costa tirrenica tra Messina e Palermo, dove l’allerta è gialla.

Le scuole sono state chiuse a Catania, Messina e in diversi comuni delle due province. L’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, ha raccomandato alla popolazione di “uscire di casa solo per necessità” e di prestare la massima attenzione.

Un fenomeno sempre più frequente

Le immagini che arrivano dalla Sicilia ricordano da vicino le recenti alluvioni che hanno colpito l’Emilia Romagna e Valencia. Eventi meteorologici estremi come questi sono sempre più frequenti e intensi. Dobbiamo abituarci a convivere con emergenze di questo tipo? “Fin a quando non si vivono da vicino certe cose, sembrano sempre distanti da noi”, riflette Rosita. “Ma la verità è che oggi, a causa dei cambiamenti climatici e della cattiva gestione dei territori a rischio, nessun luogo è più sicuro“.

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