Si preannuncia allerta meteo per il Lazio e la capitale per le forti perturbazioni e i possibili nubifragi, che colpiranno tutte le regioni del Centro Italia.
Si preannuncia un fine settimana nero per il Lazio e la capitale. A Roma, già dalla giornata di oggi, è stata dichiarata l’allerta meteo per le forti perturbazioni e i possibili nubifragi, che colpiranno anche tutte le regioni del Centro Italia.
La Protezione Civile ha emesso un bollettino in cui rende note le condizioni climatiche negative, che interesseranno tutto il Lazio e Roma in particole. L’allerta è in corso e nelle prossime 12-18 ore potremo assistere a un intensificarsi delle piogge con rischio idrogeologico provocato da forti temporali.
Il codice dell’allerta è giallo sui bacini costieri Nord, Roma e bacini costieri sud, su medio Tevere, Appennino di Rieti, Aniene e bacino del Liri.
⚠⛈#REGIONELAZIO #PROTEZIONECIVILE #ALLERTA #METEO
Da domani #31ottobre e per le successive 12-18 ore, previsto rischio idrogeologico per temporali sulle zone di allerta della Regione Lazio@Emergenza24 @ferpress @RegioneLazio @romamobilita #viabiliLAZ pic.twitter.com/AKbDiEjnoU
— Astral Infomobilità (@astralmobilita) October 30, 2019
Piogge e temporali su Roma Capitale nel fine settimana
A Roma da giovedì 31 ottobre si attendono rovesci intensi e forti perturbazioni e la situazione peggiorerà durante il fine settimana, per il ponte di Ognissanti. Per scongiurare qualsiasi problema il Centro Funzionale Regionale ha valutato una Criticità Codice Giallo (Ordinaria) per rischio idrogeologico per temporali sulle tutte le Zone di Allerta.
Le condizioni climatiche avverse interesseranno tutte le zone del Centro Italia e si prevede un brusco abbassamento delle temperature con un’escursione termica di ben 10 gradi; le temperature non andranno oltre i 18/19 gradi. I forti acquazzoni si intervalleranno a schiarite da venerdì 1 novembre a a Roma, a Latina e Frosinone, mentre a Viterbo e Rieti è prevista solo pioggia.
Chi aveva organizzato una gita fuori porta o un’uscita all’aria aperta dovrà, quindi, rivedere i propri piani. La giornata più critica sarà proprio quella di domenica 3 novembre.
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Alessandra Certomà