Nel silenzio generale, nel cuore del polmone verde del mondo la deforestazione è alle stelle. Solo nel mese di gennaio si è battuto un nuovo tristissimo record
Mentre gli occhi del mondo sono puntati sulla guerra in Ucraina, l’Amazzonia, il polmone verde del Pianeta (se ancora si può chiamare così), sta scomparendo sempre più a causa di una deforestazione spaventosa. La distruzione sta trasformando radicalmente e a velocità impressionanti la più vasta foresta al mondo ed il suo già fragile ecosistema.
Piantagioni di soia e terreni per gli allevamenti di bestiame stanno sostituendo la sua unica biodiversità e se questo prima avveniva già grazie all’amministrazione Bolsonaro, ostacolata dalle proteste globali, adesso che gli occhi del mondo sono puntati sulla guerra in Ucraina e sull’epidemia di Coronavirus per l’Amazzonia non vi è più scampo.
I dati registrati ad inizio 2022 sono più allarmanti di quanto si potesse pensare ed infatti a gennaio è stato battuto un nuovo triste record: 430 chilometri quadrati totali di superficie andati persi nel primo mese dell’anno. Numeri di questa entità non si vedevano da gennaio 2015.
A rivelarlo è l’Istituto Nazionale per la Ricerca Spaziale brasiliano INPE che ha messo a disposizione delle autorità il progetto DETER Deforestation Detection in Real Time con cui, mediante satelliti, monitora la deforestazione amazzonica, rilevando le variazioni della copertura forestale con una superficie superiore a 25 ettari. Sulla piattaforma TerraBrasilis è possibile essere informati in tempo reale sul disboscamento dell’Amazzonia, consultando i dati forniti dai satelliti.
Questo è il prezzo da pagare per una politica che non si interessa dell’ambiente, anzi che fa di tutto per poterlo radere al suolo senza preoccuparsi più di tanto di nascondere le proprie intenzioni. Sebbene il Governo federale brasiliano affermi che la deforestazione illegale nel paese sia diminuita rispetto agli anni passati, i numeri dimostrano il contrario.
Con Bolsonaro la deforestazione dell’ Amazzonia in Brasile è aumentata del 75%”
afferma Greenpeace.
O Inpe publicou hoje o fechamento da área com alertas de desmatamento (Deter) para o mês de janeiro na Amazônia.
Houve um aumento de 418% em relação à área detectada em janeiro de 2021, ainda que esse mês tenha chovido mais na Amazônia.
Foi, de longe, o pior janeiro da série. pic.twitter.com/2dFeqM35Ip
— Cristiane Mazzetti (@crmazzet) February 11, 2022
Nei giorni scorsi a Brasilia vi è stata anche una grandissima manifestazione dove migliaia di brasiliani hanno accolto l’appello di organizzazioni e personaggi famosi ed hanno protestato contro la politica ambientale del governo, fuori la sede del Congresso nazionale del Brasile.
Fonte: TerraBrasilis
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