“McDonald’s, c’è un nuovo panino: il Koala Burger”: l’hamburger che fa riflettere sulla deforestazione

Greenpeace ha lanciato una campagna provocatoria contro il colosso del fast food, denunciando il legame tra produzione di carne bovina e deforestazione

Ci sono dei koala sul tetto di un McDonald’s? Non è finzione, sono i protagonisti di una protesta audace messa in atto tre settimane fa da Greenpeace contro la nota catena di fast food.

Sei attivisti vestiti da marsupiali si sono infatti arrampicati sull’insegna di un ristorante a Melbourne srotolando uno striscione con la scritta: “Rimuovi la deforestazione dal menù”.

Questa azione è solo l’ultimo capitolo di una campagna più ampia lanciata da Greenpeace per denunciare il legame tra la produzione di carne bovina di McDonald’s e la distruzione degli habitat dei koala in Australia. Secondo uno studio dell’organizzazione, ogni anno vengono distrutti 130.000 ettari di habitat a rischio di estinzione per far spazio agli allevamenti.

L’hamburger che fa riflettere

Ma la vera “chicca” della campagna è il Koala Burger. Greenpeace ha creato un finto hamburger che include, tra gli ingredienti, una testa di koala. L’immagine, tanto disturbante quanto efficace, ha l’obiettivo di scuotere le coscienze dei consumatori e a mettere sotto pressione McDonald’s affinché adotti pratiche più sostenibili.

“Il Koala Burger non è un prodotto reale, ma rappresenta la cruda realtà della deforestazione causata dalla produzione di carne bovina,” fa sapere Greenpeace nella sua campagna. “Vogliamo che McDonald’s si assuma la responsabilità delle proprie azioni e si impegni a eliminare la deforestazione dalla sua catena di approvvigionamento entro il 2025.”

McDonald’s sotto scacco

La campagna di Greenpeace ha suscitato un ampio dibattito sull’impatto ambientale dell’industria della carne. Molti consumatori si sono detti scioccati dalle rivelazioni dell’organizzazione e hanno chiesto a McDonald’s di adottare misure concrete per proteggere le foreste australiane.

McDonald’s, dal canto suo, ha dichiarato di essere impegnata a ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività e di aver già avviato iniziative per promuovere la sostenibilità nella propria catena di approvvigionamento. Tuttavia, l’azienda non ha ancora risposto alle specifiche richieste di Greenpeace.

Una battaglia per il futuro

La campagna del Koala Burger è solo l’inizio di una battaglia più ampia per la protezione delle foreste e della biodiversità. Greenpeace ha dichiarato che continuerà la battaglia affinché le aziende adottino pratiche più sostenibili e contribuiscano a un futuro più sostenibile per tutti. Koala inclusi.

La domanda ora è: il Koala Burger riuscirà a cambiare il menu di McDonald’s e, soprattutto, il nostro modo di pensare al cibo che mangiamo? Una cosa è certa: questa campagna ha già lasciato un segno indelebile nella coscienza di molti consumatori.

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