Maxi discarica abusiva a Roma, cosa sappiamo della “piccola Terra dei Fuochi” scoperta grazie alle denunce dei piloti

Ieri 6 gennaio è stata confermata la scoperta di una maxi discarica abusiva a Roma, al confine con il Comune di Fiumicino, talmente grande da essere stata definita “piccola Terra dei Fuochi”. L’agghiacciante scoperta è avvenuta grazie alle denunce di alcuni piloti e al momento ci sarebbero un arresto e 11 indagati

Una maxi discarica abusiva operava a Roma, al confine con il Comune di Fiumicino. La “piccola Terra dei Fuochi”, come è stata definita, è stata scoperta grazie alle denunce di alcuni piloti e al momento ci sarebbero un arresto e 11 indagati.

Secondo quanto riportato dall’Ansa, la discarica abusiva “accoglieva” rifiuti speciali, chimici, sanitari, vernici, ferro, elettrodomestici, porte, mobili, arredi e spazzatura varia, tutto nel quadrante sud ovest della Capitale, al confine con il Comune di Fiumicino. E, secondo l’Ama, ci vorranno almeno 100 autotreni per rimuovere tutto.

E non solo, perché nella terribile discarica sembra vivessero in condizioni igieniche precarie anche 40 cani di varie razze, una folta colonia felina e tre cavalli, tutti posti sotto sequestro.

A gestire tutto una donna di 52 anni, per la quale è scattata un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Tra le altre 11 persone indagate figurerebbero il compagno della donna, i figli ed alcuni imprenditori.

Non è purtroppo questa la prima discarica abusiva scoperta nella Capitale. Come riferisce l’Ama, infatti, solo a dicembre 2022 rimosse e avviate a trattamento oltre 300 tonnellate di rifiuti abbandonati illecitamente.

Proprio recentemente, ad agosto 2023, un vasto incendio era scoppiato nella notte in un’altra discarica abusiva a Ponte Mammolo, nella zona est della città.

Leggi anche: Roma, maxi incendio in una discarica abusiva a Ponte Mammolo

Le indagini di questa ultima terrificante scoperta sono iniziate in realtà a marzo, quando alcuni piloti aerei avevano comunicato la presenza di fumi, che sembravano provenire da un terreno sottostante la verticale di volo in fase di atterraggio. In alcune occasioni, infatti, per motivi di condizioni meteo sfavorevoli, gli aerei erano costretti ad atterrare su una seconda pista dello scalo romano, da cui la vista appariva più che evidente.

Il blitz finale, che ha scoperchiato un vaso di Pandora, è proprio di questi giorni.

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Fonte: Ansa

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