Sulla Marmolada le temperature record pari a 10°C hanno provocato il distacco di un blocco di ghiaccio sul normale itinerario di risalita per raggiungere la vetta: sette persone ferite
Aggiornamento: Il Suem 118 Veneto ha comunicato il coinvolgimento di quindici persone. Quattro di loro hanno perso la vita, sette sono rimaste ferite e sono state trasportate negli ospedali di Belluno, Treviso, Trento e Bolzano. Una è in condizioni critiche, sono ancora in corso le ricerche dei dispersi.
Soccorsi 7 feriti accolti negli ospedali di Belluno, Treviso, Trento e Bolzano, almeno uno in condizioni critiche. I #cinofili di @cnsas_official stanno cercando i dispersi https://t.co/pf46JnncuO
— SUEM Veneto (@SUEM_Veneto) July 3, 2022
Poco fa un blocco di ghiaccio di grandi dimensioni si è staccato sulla Marmolada.
Come riportato dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, un seracco di ghiaccio è crollato lungo la vita di risalita, nei pressi di Punta Rocca.
Trattandosi di un normale itinerario per raggiungere la vetta della montagna, sono stati immediatamente attivati i soccorsi che con cinque elicotteri e unità cinofile per verificare la presenza di persone.
Un seracco di ghiaccio è crollato sulla #Marmolada: il distacco nei pressi di Punta Rocca, lungo l'itinerario di salita della via normale per raggiungere la vetta. Sono state attivate tutte le stazioni del #SoccorsoApino della zona, almeno 5 elicotteri e unità cinofile.
— Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (@cnsas_official) July 3, 2022
Il distacco del blocco di ghiaccio è probabilmente dovuto alle temperature assai elevate sulla Marmolada. Ieri sono stati rilevati 10°C, un caldo decisamente record.
Da tempo gli esperti lanciano allarmi sul più esteso ghiacciaio delle Dolomiti, che purtroppo si sta inesorabilmente sciogliendo. A causa della crisi climatica si stima che al ghiacciaio rimangano ormai solo 15 anni di vita.
Il distacco avvenuto oggi ha avuto conseguenze drammatiche. Il riscaldamento globale sta letteralmente mettendo in pericolo le nostre vite, oltre a minacciare il nostro Pianeta e il nostro futuro.
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Fonti di riferimento: Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico/Twitter
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