Alla ricerca di reti fantasma, il WWF ha trovato per caso l'ultima e misteriosa macchina cifratrice ENIGMA della seconda guerra mondiale
Stavano pattugliando i fondali del Mar Baltico per trovare ed eliminare le reti abbandonate, pericolose per la fauna marina ma i ricercatori subacquei hanno fatto una scoperta del tutto eccezionale: ai loro occhi è apparsa la macchina di cifratura Enigma, risalente alla seconda guerra mondiale.
Il WWF aveva incaricato la società di Kiel Submaris di ispezionare il mare con un sonar a vista laterale. Così i ricercatori si sono imbattuti in Enigma, rimasta per 80 anni intrappolata in una rete da pesca abbandonata. Sebbene queste macchine siano state prodotte in numero molto elevato all’epoca, oggi sono molto rare e storicamente significative.
Le reti fantasma sono reti da pesca abbandonate che rappresentano una trappola mortale per pesci, mammiferi marini e uccelli marini e inquinano gli oceani come rifiuti di plastica. Il WWF utilizza una tecnologia all’avanguardia per rintracciarle in modo ecologico. Il fondo del mare viene scandagliato con un sonar a visione laterale e le posizioni sospette vengono quindi esaminate dai subacquei. In questo modo,talvolta, si incontrano oggetti insoliti. Così è stato a novembre nel Geltinger Bucht, dove è stata individuata Enigma.
“Il WWF lavora da molti anni per liberare il Mar Baltico dalle pericolose reti fantasma. Troviamo regolarmente oggetti più grandi sui quali le reti si aggrovigliano sott’acqua. Tali cosiddetti “punti di aggancio” sono spesso tronchi d’albero o pietre. Enigma è di gran lunga la scoperta più eccitante” spiega il WWF.
Nel 1945, nella baia di Geltinger ebbe luogo un’operazione di autoaffondamento su larga scala da parte della marina tedesca. Lì vennero affondati circa 50 sottomarini pur di non consegnarli agli alleati.
“Sospettiamo che la nostro Enigma sia finita in mare nel corso di quest’evento”, ha detto Florian Huber, archeologo subacqueo del team Submaris, che ha trovato la macchina di crittografia.
In casi come questo, il WWF lavora a stretto contatto con gli uffici archeologici statali e il servizio di recupero delle munizioni del Meclemburgo-Pomerania occidentale e dello Schleswig-Holstein.
La famosa macchina nazista Enigma era un sofisticato sistema di comunicazione utilizzato dai soldati del Terzo Reich durante la seconda guerra mondiale con il quale riuscirono a inviare messaggi crittografati che ne impedivano la decrittazione, almeno finché Alan Turing non ne scoprì i segreti. Attualmente, ci sono meno di 10 macchine Enigma sopravvissute all conflitto. Non sorprende che fosse un elemento di comunicazione top secret dell’esercito nazista e nel momento in cui hanno avuto la sensazione che il loro codice fosse stato violato, hanno proceduto a distruggerle comprendendo che potevano offrire un vantaggio significativo all’esercito alleato.
“Se troviamo oggetti storici, passiamo le posizioni direttamente alle autorità. Sono loro poi a occuparsi degli esami successivi”, dice Gabriele Dederer. “Qualora dovessero emergere ulteriori reperti archeologici, ci teniamo a precisare che esiste l’obbligo legale di denuncia, in quanto si tratta di un patrimonio culturale sottomarino”.
Adesso Enigma è stata portata presso i laboratorio di restauro del Museo di Archeologia in Schleswig. Là sarà esaminata per essere conservata.
Fonti di riferimento: WWF