Sappiamo bene quanto siano importanti i lombrichi per la fertilità dei terreni agricoli, ma ora il loro ruolo si rivela importante anche per quanto riguarda il clima e la lotta ai cambiamenti climatici.
Sappiamo bene quanto siano importanti i lombrichi per la fertilità dei terreni agricoli, ma ora il loro ruolo si rivela importante anche per quanto riguarda il clima e la lotta ai cambiamenti climatici.
Uno studio pubblicato di recente da un gruppo di ricercatori delle Università di Yale e del Minnesota riflette sull’importanza dei lombrichi come alleati contro il cambiamento climatico. Lo studio in questione porta il titolo di “Biotic interactions mediate soil microbial feedbacks to climate change”.
Secondo i ricercatori, quando i lombrichi si nutrono di alcuni microrganismi presenti nel terreno, aiutano ad arginare il quantitativo di emissioni di Co2 causate dai processi di decomposizione.
La presenza dei lombrichi nei terreni ci aiuterebbe a rallentare il processo di riscaldamento del Pianeta. L’aumento delle temperature non dovrebbe superare i 2° C entro i prossimi 100 anni. In caso contrario, secondo gli esperti le conseguenze per il Pianeta sarebbero disastrose.
Secondo i ricercatori, i microbi presenti nel terreno sono tra i maggiori responsabili della produzione di emissioni di Co2 e farebbero parte del maggiore flusso di carbonio nell’atmosfera che vi sia sulla Terra. Ma proprio i lombrichi aiuterebbero ad arginare la situazione.
A parere degli esperti, migliorare la qualità del suolo e lottare contro fattori come l’erosione e l’impoverimento dei terreni dal punto di vista delle sostanze nutritive non rappresenta una soluzione soltanto al grave problema della fame, ma anche al riscaldamento globale.
Ecco allora che finalmente i ricercatori si esprimono a favore dell’agricoltura naturale e della biodiversità degli ecosistemi per la protezione della Terra. Secondo uno studio precedente, infatti, i lombrichi non contribuirebbero ad arginare le emissioni carbonio nei terreni, anzi, le aumenterebbero. Lo studio, che era stato pubblicato nel 2013 su Nature Climate Chante, portava il titolo di “Global worming: Earthworms contribute to climate change”.
Aggiungere lombrichi in tutti i terreni è forse una soluzione impraticabile per arginare il cambiamento climatico, ma l’uomo dovrebbe tenere conto delle semplici opzioni che ha a disposizione per difendere la biodiversità naturale: limitare il consumo di suolo e preferire l’agricoltura biologica.
Marta Albè
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