L’inquinamento da plastica in mare sta diventando così grave che sta bloccando le navi portacontainer

Incredibile, la plastica degli oceani ormai è talmente tanta che sta bloccando e ostruendo i filtri di raffreddamento delle navi e i radiatori, impedendo loro di navigare a pieno regime. La situazione è fuori controllo, ma continuiamo a non comprendere il pericolo di questo inquinante globale

È uno dei peggiori inquinanti che vi siano sulla faccia della Terra ed è presente in tante forme, tutte estremamente dannose per il nostro ecosistema. Stiamo parlando naturalmente della plastica, i cui imballaggi hanno invaso i supermercati, le case, le strade e non per ultimo i mari.

Negli Oceani l’inquinamento da plastica ha raggiunto delle dimensioni spropositate, tanto da ostacolare il traffico marittimo delle navi portacontainer.

A denunciare quanto sta succedendo è la ONG Eyesea che, dal 2020, si occupa di mappare l’inquinamento marino nel mondo. Ma in che modo la plastica sta intralciando le operazioni delle grandi imbarcazioni commerciali?

Ostruendo i filtri di raffreddamento delle navi e intasando i radiatori, come è possibile vedere dalla foto condivisa dall’associazione su Facebook.

Questo perché la plastica si insedia in vari punti dei macchinari a bordo delle portacontainer, impedendo loro di navigare a pieno regime. Oltre a limitare la velocità di questi giganti del mare, l’accumulo di materiale plastico può provocare un malfunzionamento degli strumenti di bordo.

Se da un lato resta il fatto che le grandi portacontainer abbiano un impatto ambientale assolutamente non trascurabile, provocando il massacro silenzioso di oltre 20.000 balene, non possiamo certo ignorare la gravità dell’inquinamento da plastica dei mari. La situazione è ormai fuori portata.

Secondo i dati forniti dalla International Union of Conservation for Nature IUCN almeno 14 milioni di tonnellate di plastica finirebbero ogni anno negli Oceani.

E così che si è formato il Great Pacific garbage patch, l’isola di plastica più grande al mondo che misura addirittura tre volte l’estensione della Francia. Ed è anche così che ogni mese, stagione o anno migliaia di creature marine muoiono per colpa dell’inquinante globale.

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Fonte: Eyesea/Facebook

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