Come ridurre l'inquinamento prodotto dai metalli pesanti? Una nuova soluzione potrebbe essere offerta dal lievito di birra. Non solo pizza e pane quindi. Questo prodotto può essere molto utile a ridurre la presenza di questi inquinanti, pericolosi per l'uomo
Come ridurre l’inquinamento prodotto dai metalli pesanti? Una nuova soluzione potrebbe essere offerta dal lievito di birra. Non solo pizza e pane quindi. Questo prodotto può essere molto utile a ridurre la presenza di questi inquinanti, pericolosi per l’uomo.
A scoprirlo è stato un nuovo studio, secondo cui un tipo di lievito, geneticamente modificato, sarebbe in grado di estrarre chimicamente diversi tipi di inquinanti nell’ambiente.
La contaminazione con i metalli pesanti è spesso il risultato di vari tipi di processi industriali. Poiché i metalli pesanti possono essere pericolosi per gli esseri umani e per la fauna selvatica, i siti che presentano livelli elevati dovrebbero essere in qualche modo ripuliti.
A volte però, il rimedio sembra addirittura peggiore del male visto che alcuni metodi di estrazione chimica possono a loro volta inquinare l’ambiente.
La nuova tecnica utilizzata invece si basa su organismi biologici per pulire aree contaminate.
Gli scienziati sognano di eliminare l’inquinamento con risorse naturali, ma è difficile quando si tratta di metalli pesanti. È già stato scoperto che alcune piante sono in grado di gestire i metalli pesanti senza effetti negativi, ma queste da sole non possono assorbire tutto l’inquinamento. Inoltre, non possono essere sfruttate per ripulire l’acqua.
Così, gli scienziati hanno scelto di affidarsi alla biotecnologia per creare microbi geneticamente modificati in grado di ridurre l’inquinamento. L’ultimo esempio è stato descritto da un team internazionale di ricercatori rumeni e norvegesi nella rivista Applied Microbiology and Biotechnology.
I ricercatori hanno creato nuovi geni che codificano una proteina contenuta nel lievito di birra (Saccharomyces cerevisiae).
Il loro organismo modificato utilizza un’ancora presente nella membrana cellulare e i peptidi che si legano con metalli come il cadmio, il rame e il nichel per assorbire i loro ioni. Il risultato? Il lievito così modificato è in grado di eliminare l’80 per cento di ioni senza effetti nocivi.
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Per adesso, l’utilizzo del lievito è limitato al laboratorio. I ricercatori devono ancora trovare il modo per eliminarlo una volta utilizzato e devono ulteriormente provarlo in un ambiente reale.
Francesca Mancuso