L’Agenzia per la protezione dell’ambiente statunitense si dice intenzionata a promuovere al meglio la giustizia ambientale, a far rispettare le leggi sui diritti civili nelle comunità più colpite dall’inquinamento e a fornire nuove sovvenzioni e assistenza tecnica. Così la Casa Bianca cerca di correggere i torti ambientali del passato e si inventa un nuovo ufficio dell'EPA
Garantire giustizia ed equità a tutti, così l’EPA, l’Agenzia per la protezione dell’ambiente statunitense, ha annunciato l’istituzione di un nuovo ufficio nazionale incaricato di promuovere la giustizia ambientale e i diritti civili.
Sarà lo storico Office of Environmental Justice and External Civil Rights a delinere le funzioni del nuovo ufficio, che avrà sede nella contea di Warren, nella Carolina del Nord, 40 anni il luogo delle proteste che hanno lanciato il movimento per la giustizia ambientale, e sarà composto da oltre 200 membri in 10 Stati a stelle e strisce, allo scopo di unire i programmi EPA esistenti per supervisionare una parte degli investimenti da 60 miliardi di dollari dei Democratici in iniziative di giustizia ambientale create dall’Inflation Reduction Act.
In passato, molte delle nostre comunità hanno dovuto competere per sovvenzioni molto piccole perché il fondo di denaro dell’EPA era estremamente piccolo – spiega Michael Regan, il primo uomo di colore a ricoprire il ruolo di amministratore dell’Agenzia per la protezione ambientale. Stiamo passando allo sviluppo e alla progettazione di un programma che distribuirà miliardi. Ma saremo anche sicuri che questi soldi vadano a chi ne ha più bisogno e a chi non si è mai seduto al tavolo.
Biden ha sempre sostenuto la giustizia ambientale come un fulcro della sua agenda sul clima sin dalla sua prima settimana in carica, quando ha firmato un ordine esecutivo che impegna il 40% dei benefici complessivi di alcuni investimenti federali nell’energia pulita a comunità svantaggiate sopraffatte dall’inquinamento.
Uno dei compiti principali del nuovo ufficio sarà la distribuzione all’estero di 3 miliardi di dollari in sovvenzioni per la giustizia ambientale create dall’approvazione dell’Inflation Reduction Act, come parte di un investimento di 60 miliardi di dollari nella giustizia ambientale. Infine, aiuterà le comunità ad accedere alle sovvenzioni, a far rispettare le leggi sui diritti civili e a risolvere i conflitti ambientali.
Questo ufficio una sorta di specchietto per le allodole per ricucire una situazione ormai compromessa? Vero è che i funzionari del Governo statunitense hanno sempre regolarmente preso di mira comunità di colore a basso reddito, proprio come la contea di Warren, per ospitare impianti di rifiuti pericolosi sin dall’inizio del 1900. E l’abbandono delle infrastrutture critiche nelle comunità prevalentemente nere ha portato a problemi che si vedono ancora oggi.
Uno studio di aprile scorso dell’Università della California, Berkeley e della Columbia University ha di fatto rilevato che la maggior parte dei quartieri neri e latinoamericani che hanno ricevuto punteggi bassi in un programma abitativo federale discriminatorio noto come redlining ospitava il doppio dei pozzi di petrolio rispetto alle comunità a maggioranza bianca. E secondo la Clean Air Task Force, infine, i neri americani hanno il 75% in più di probabilità rispetto ai bianchi americani di vivere vicino a una fabbrica o un impianto e quasi quattro volte più probabilità di morire a causa dell’esposizione a sostanze inquinanti.
Fonte: EPA
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