Gli "omini" LEGO sono scesi nelle principali piazze di tutto il mondo dopo aver scoperto che la loro azienda si è coalizzata con Shell, pericoloso gigante del petrolio che sta trivellando l'Artico. Mentre le sue piattaforme invadono l'Artico, Shell sta infatti usando LEGO per ripulire la sua immagine.
Gli “omini” LEGO sono scesi nelle principali piazze di tutto il mondo dopo aver scoperto che la loro azienda si è coalizzata con Shell, pericoloso gigante del petrolio che sta trivellando l’Artico. Mentre le sue piattaforme invadono l’Artico, Shell sta infatti usando LEGO per ripulire la sua immagine.
È questa la denuncia di Greenpeace, che spiega come, mettendo il suo logo sui prodotti LEGO, il gigante petrolifero voglia guadagnare il pubblico consenso, facendo leva sulle emozioni e sulla passione che i mattoncini colorati suscitano in tutto il mondo. E nascondere il rischio di un disastro petrolifero in uno degli ecosistemi più delicati ed importanti del Pianeta.
COSA POSSIAMO FARE? Chiedere a LEGO di rompere con Shell. “Se saremo milioni, nessuno potrà ignorare la nostra voce! LEGO ha infatti molto a cuore quello che pensano i consumatori e dichiara che una delle sue ambizioni è quella di “proteggere il diritto dei bambini a vivere in un ambiente salubre”, spiega l’associazione ambientalista, che per questo ha lanciato una petizione online e l’hashtag #BlockShell.
Partecipa alla protesta degli omini LEGO:chiedi a @LEGO_Group di rompere con Shell!#BlockShell►http://t.co/SS8oAF90yT pic.twitter.com/8CHiS34vBN
— Greenpeace Italia (@Greenpeace_ITA) 2 Luglio 2014
@LEGO_Group @haroldreusken @AaronWeight SOB’s green peace people set up a minifig protest of the use of the (1/2) pic.twitter.com/dQjZumhc4G
— ThatOneGuy_26_ (@Legoking4) 1 Luglio 2014
Per chiedere alla Lego di rompere l’accordo con Shell, basta inserire i propri dati nella pagina dedicata. Solo qualche secondo per unirsi agli omini Lego che non vogliono essere complici della distruzione dell’Artico.
Francesca Mancuso
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