Gli "omini" LEGO sono scesi nelle principali piazze di tutto il mondo dopo aver scoperto che la loro azienda si è coalizzata con Shell, pericoloso gigante del petrolio che sta trivellando l'Artico. Mentre le sue piattaforme invadono l'Artico, Shell sta infatti usando LEGO per ripulire la sua immagine.
![lego shell](https://www.greenme.it/wp-content/uploads/2014/07/lego_shell.jpg)
Gli “omini” LEGO sono scesi nelle principali piazze di tutto il mondo dopo aver scoperto che la loro azienda si è coalizzata con Shell, pericoloso gigante del petrolio che sta trivellando l’Artico. Mentre le sue piattaforme invadono l’Artico, Shell sta infatti usando LEGO per ripulire la sua immagine.
È questa la denuncia di Greenpeace, che spiega come, mettendo il suo logo sui prodotti LEGO, il gigante petrolifero voglia guadagnare il pubblico consenso, facendo leva sulle emozioni e sulla passione che i mattoncini colorati suscitano in tutto il mondo. E nascondere il rischio di un disastro petrolifero in uno degli ecosistemi più delicati ed importanti del Pianeta.
COSA POSSIAMO FARE? Chiedere a LEGO di rompere con Shell. “Se saremo milioni, nessuno potrà ignorare la nostra voce! LEGO ha infatti molto a cuore quello che pensano i consumatori e dichiara che una delle sue ambizioni è quella di “proteggere il diritto dei bambini a vivere in un ambiente salubre”, spiega l’associazione ambientalista, che per questo ha lanciato una petizione online e l’hashtag #BlockShell.
Partecipa alla protesta degli omini LEGO:chiedi a @LEGO_Group di rompere con Shell!#BlockShell►http://t.co/SS8oAF90yT pic.twitter.com/8CHiS34vBN
— Greenpeace Italia (@Greenpeace_ITA) 2 Luglio 2014
@LEGO_Group @haroldreusken @AaronWeight SOB’s green peace people set up a minifig protest of the use of the (1/2) pic.twitter.com/dQjZumhc4G
— ThatOneGuy_26_ (@Legoking4) 1 Luglio 2014
Per chiedere alla Lego di rompere l’accordo con Shell, basta inserire i propri dati nella pagina dedicata. Solo qualche secondo per unirsi agli omini Lego che non vogliono essere complici della distruzione dell’Artico.
Francesca Mancuso
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