Omini Lego invadono le città italiane (#Blockshell)

Greenpeace: gli omini Lego in azione in tutta italia chiedono a Shell stop distruzione Artico

LEGO proprio non lo doveva fare. Stringere una partnership commerciale con Shell, la compagnia petrolifera accusata di minacciare l’Artico con i suoi progetti di trivellazione, è stata una vera pugnalata. È per questo che gli “omini” dell’azienda danese scendono in campo grazie a Greenpeace.

Lo scopo è uno solo: chiedere a Shell lo stop alla distruzione dell’Artico, una minaccia per gli abitanti e gli animali che vivono in questa area fondamentale per gli equilibri del Pianeta.

Si sono così arrampicati sulla torre di Pisa, hanno sfilato in corteo a Piazza San Pietro e organizzato un sit-in a Piazza Duomo a Milano. Gli omini in plastica più famosi al mondo sono scesi in strada con Greenpeace per chiedere alla loro azienda madre di interrompere la partnership commerciale con la Shell, compagnia petrolifera tra le più aggressive nell’esplorazione petrolifera del Polo Nord che ora sta usando proprio la Lego per dare una lucidata alla sua immagine.

Ad Andria l’intero LEGO cast dei Simpson ha posato davanti a Castel del Monte; a Verona davanti all’Arena i personaggi di Guerre Stellari hanno chiesto di risparmiare l’Artico dalla distruzione; a Roma, mini gommoni e attivisti si sono ritrovati a Castel Sant’Angelo lungo il fiume Tevere.

Ogni azienda ha la responsabilità di scegliere eticamente i propri partner commerciali e i propri fornitori” afferma Mel Evans, della campagna Save The Arctic di Greenpeace. “Lego afferma che vorrebbe lasciare un mondo migliore ai nostri figli, ma stringe ancora accordi commerciali con Shell, una delle aziende più inquinanti del Pianeta, che ora minaccia la bellezza incontaminata dell’Artico. Una decisione sbagliata, una cattiva notizia per tutti i bambini. Per questo chiediamo a LEGO di abbracciare la causa per la difesa dell’Artico, rompendo il patto con Shell“.

La campagna con cui Greenpeace chiede a LEGO di abbandonare Shell è partita lo scorso 1 luglio. In soli dieci giorni sono state raccolte oltre 325 mila firme e altrettante email sono state recapitate ai vertici della LEGO. QUI la petizione per dire anche tu a LEGO di rompere con Shell.

Germana Carillo

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