Deforestazione: lo scandalo dell’importazione di legno illegale dall’Amazzonia in Europa e in Italia

Deforestazione in Amazzonia e vendita di legno illegale in Europa, la devastazione continua. La denuncia arriva dall’ultimo rapporto di Greenpeace intitolato The Amazon Silent Crisis: Partners in Crime.

Deforestazione in Amazzonia e vendita di legno illegale in Europa, la devastazione continua. La denuncia arriva dall’ultimo rapporto di Greenpeace intitolato The Amazon Silent Crisis: Partners in Crime.

Scopriamo così che 26 compagnie, tra cui una italiana, hanno acquistato e poi immesso sul mercato europeo legname venduto dalla compagnia “Madeireira Iller Ltda”, accusata di far parte di una rete di vendita illegale di legname, smantellata di recente dalla polizia federale brasiliana, nell’ambito dell’operazione “Legno Pulito”.

Ad importare in Italia questo legname sono state tre compagnie: l’italiana “Tropical Woods S.A.S.”, la portoghese “Global Gold Forest” e l’uruguaiana “Flyton Company S.A”.

L’Europa e l’Italia possono difendersi dalle importazioni di legno illegale? Ai sensi del diritto comunitario, per prevenire l’immissione sul mercato di legname proveniente da operazioni di taglio illegale, le aziende europee sono tenute a esercitare la cosiddetta “dovuta diligenza”, prevista dal Regolamento Europeo del Legno (EUTR), che, tra le altre cose, proibisce di utilizzare legname venduto da aziende sospette.

Sappiamo ormai per certo che la documentazione ufficiale che accompagna il legno proveniente dall’Amazzonia è spesso inaffidabile, a causa della forte corruzione presente nel settore del legname brasiliano – ha commentato Martina Borghi, attiva nella campagna Foreste di Greenpeace Italia.

L’italiana “Tropical Wood SAS” e le altre compagnie che hanno acquistato da “Madeireira Iller Ltda” del legname poi importato in Europa hanno ignorato prove note da tempo sui traffici illegali dei loro fornitori brasiliani e sono quindi complici della distruzione dell’Amazzonia, secondo quanto comunicato da Greenpeace.

L’operazione “Legno Pulito” – un’indagine su larga scala, condotta dal procuratore federale di Santarém nello stato brasiliano di Pará – ha rivelato che la compagnia di taglio, lavorazione e commercio di legname “Madeireira Iller Ltd” ha utilizzato documenti falsi per riciclare legname illegale. Questi documenti, ottenuti grazie alla complicità di funzionari corrotti supportati da un gruppo di intermediari, hanno permesso al legname illegale di lasciare il Brasile e arrivare in Europa.

Già nel maggio 2014 Greenpeace aveva denunciato la profonda corruzione presente nel settore del legno amazzonico in Brasile e quanto siano comuni le pratiche di riciclaggio di legno illegale attraverso l’ottenimento di documentazione “ufficiale”. L’organizzazione ambientalista chiede alle autorità europee di far rispettare l’EUTR, facendo controlli su tutte le società che negli ultimi 18 mesi hanno importato in Europa il legname di “Madeireira Iller Ltda”, e sanzionando quelle compagnie che non sono conformi ai requisiti previsti dallo stesso Regolamento.

“Le compagnie che acquistano legname brasiliano devono rispettare gli obblighi derivanti all’EUTR ed esigere dal governo brasiliano una revisione urgente di tutti i piani di gestione forestale esistenti, in modo da poter assicurare che ci siano trasparenza e correttezza lungo tutta la catena di approvvigionamento del legno proveniente dall’Amazzonia” ha ricordato Greenpeace. La speranza è che d’ora in poi tutte le c compagnie inizino davvero a seguire la legge.

Scarica qui l’ultimo rapporto di Greenpeace su deforestazione e legno illegale.

Marta Albè

Fonte foto: Greenpeace

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