Tuffati nel blu (e nel verde): alla scoperta dei Laghi di Fusine, abbracciati da una foresta millenaria

Un viaggio nella natura incontaminata alla scoperta dei tesori nascosti di Tarvisio

Sogni di sorseggiare una bibita fresca, leggere un libro o scambiare quattro chiacchere in riva al lago, circondato da alberi e montagne? Abbiamo la soluzione per te.

Tra i più begli esempi di lago alpino d’Europa, i Laghi di Fusine sono due specchi d’acqua cristallina e di origine glaciale d’altitudine ancora poco conosciuti al turismo di massa.

A pochi chilometri da Austria e Slovenia, incastonati tra le Alpi Giulie, sono abbracciati dalla millenaria Foresta di Tarvisio, in Friuli-Venezia Giulia.

Le loro acque sono di un azzurro intenso che sfuma nel verde brillante dei boschi che popolano le imponenti montagne circostanti, come la dorsale delle Ponze e il Monte Mangart (2.677 l’altitudine massima), dando vita a un paesaggio da cartolina.

Collegati da un sistema sotterraneo di acque che d’inverno ghiacciano, il Lago Superiore, a 929 metri di altitudine, alimenta il Lago Inferiore, più ampio e profondo, situato a 924 metri. Offrono un’esperienza indimenticabile per gli amanti della natura e delle attività all’aria aperta.

Al confine tra le Alpi Giulie, i Balcani e i Monti Dinarici, la valle dei Laghi di Fusine è un’area protetta dal 1971 con il nome di Parco naturale dei Laghi di Fusine. Questo polmone verde offe un altissimo livello di biodiversità.

Uno scrigno di biodiversità

Un sentiero ben segnalato, adatto a tutti, circonda i laghi e permette di ammirarne la bellezza da diverse prospettive per poi immergersi nel bosco. Durante la passeggiata, è possibile incontrare diverse specie animali e vegetali.

Qualche esempio? Guardando alla flora, vanno ricordate la genziana, il papavero delle Alpi Giulie, l’erba di San Giovanni, la scarpetta di Venere, il maggiociondolo e la stella alpina.

Dal bosco, prevalentemente misto, svettano l’abete rosso, l’abete bianco e il faggio a cui si aggiungono il larice, il pino silvestre e l’acero. Sono presenti anche gli ontani, nero e bianco, il carpino e la betulla.

Guardando agli animali, e in particolare agli ungulati, figurano il camoscio, il capriolo e il cervo. Non è raro osservare anche la lepre comune, lo scoiattolo e il ghiro.

Ta i carnivori, spiccano la volpe, sporadicamente lo sciacallo dorato, il tasso, la martora, l’ermellino, la donnola, la puzzola. Ma anche la lontra che, scomparsa intorno al 1950, è tornata spontaneamente a ricolonizzare questo territorio. Oggi, qui si trova uno dei pochi nuclei riproduttivi delle Alpi italiane.

Tra gli uccelli, invece, sono presenti l’aquila reale, il gallo forcello, il gallo cedrone e la pernice bianca ma anche il picchio e l’allocco degli urali.

La Foresta di Tarvisio: un tesoro millenario al confine di tre nazioni

La Foresta di Tarvisio, che circonda i laghi, è un vero e proprio tesoro naturalistico. Con i suoi 24.000 ettari di estensione, è la più grande foresta demaniale d’Italia e vanta una storia che risale all’anno 1007.

Attraversata dal fiume Fella, questa foresta si estende fino al confine con l’Austria e la Slovenia, abbracciando la Valcanale e la valle dello Slizza (e l’orrido che porta il suo nome), e interessando i comuni di Pontebba, Malborghetto-Valbruna e Tarvisio.

Orrido_Slizza

@Riccardo Liguori

La foresta offre numerosi sentieri escursionistici, adatti a tutti i livelli di preparazione, che permettono di esplorare i suoi angoli più suggestivi, come le valli di Rio Bianco e di Malborghetto, il vallone di Ugovizza, Valbruna, il canale del Bartolo e la valle Rio del Lago.

Un microclima unico e un set cinematografico

Il clima dell’area dei laghi di Fusine è unico: in inverno, è uno dei luoghi più freddi del Friuli-Venezia Giulia, spesso con temperature tra le più basse d’Italia. A partire dal 2009, una stazione meteorologica ad alta tecnologia monitora questo microclima particolare, influenzato dal sottosuolo carsico e dalla scarsa illuminazione invernale.

Le rive dei laghi di Fusine sono state anche set cinematografico: qui sono state girate alcune scene del film “La ragazza del lago” di Andrea Molaioli (2007).

Concerti in quota

Ogni anno i laghi di Fusine ospitano il No Borders Music Festival, un evento musicale che riflette la cultura locale, coniugando la musica internazionale con l’identità del Tarvisiano. Nel corso degli anni si sono qui esibiti artisti come Elisa, Mika e LP.

L’iniziativa “The Natural Sound” mira a ridurre l’impatto ambientale del festival, che da trent’anni attira artisti internazionali in location di prestigio come i Laghi di Fusine e l’Altopiano del Montasio.

Per raggiungere questo obiettivo, il festival promuove concerti diurni, raccolta differenziata, accesso alle location a piedi o in bicicletta, comunicazione digitale e gadget ecosostenibili. Inoltre, offre attività collaterali per valorizzare l’offerta naturalistica e culturale locale, sensibilizzando il pubblico sulla sostenibilità.

Attività e sport

I Laghi di Fusine e la Foresta di Tarvisio offrono numerose opportunità per gli amanti dello sport e delle attività all’aria aperta. In estate, è possibile praticare escursionismo, mountain bike e canoa. In inverno, la zona si trasforma in un paradiso per gli appassionati di sci di fondo, sci alpinismo e ciaspolate. Per chi cerca ristoro e riposo, il Rifugio Zacchi, situato in posizione dominante sopra i laghi, è facilmente raggiungibile anche dalle famiglie.

Le falesie del Masso Pirona e delle Ponze sono perfette per l’arrampicata sportiva, sia per principianti che per esperti.

Come arrivare

I Laghi di Fusine si trovano a circa 15 chilometri da Tarvisio, una località facilmente raggiungibile in auto, treno o autobus. Da Tarvisio, è possibile raggiungere i laghi in auto, seguendo le indicazioni stradali per il valico confinario con la Slovenia, oppure utilizzando il servizio di bus navetta attivo durante i mesi estivi. Ma anche in bici o a piedi se desideri ridurre l’impatto ambientale dei tuoi spostamenti.

Curiosità

Il nome “Fusine”, secondo la tradizione locale, deriverebbe dal termine friulano “fusa”, che significa “gola”, in riferimento alla posizione dei laghi, incastonati tra le montagne.

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