La transizione ecologica è l’unica strada da percorrere per salvarci

Non esistono scorciatoie per salvare il nostro Pianeta dalla catastrofe climatica: l'unica via percorribile è quella della transizione ecologica, tematica protagonista proprio in questi giorni a Rimini a Ecomondo e agli Stati Generali della Green Economy

No, la transizione ecologica non può più restare un concetto astratto e utopistico. Oggi più che mai abbiamo bisogno di trasformarla in realtà. Negli ultimi tempi il nostro Paese sta facendo i conti con ondate record di calore, una siccità spaventosa e, come se non bastasse, è alle prese con una crisi energetica che sta mettendo in ginocchio imprese e famiglie. È necessario rivedere il nostro modo di vivere e consumare, facendolo in maniera più sostenibile e lungimirante.

Proprio ieri al Quartiere Fieristico di Rimini si sono conclusi gli Stati Generali della Green Economy 2022, un’occasione di confronto per il mondo istituzionale, imprenditoriale e civile sul tema della transizione ecologica, in un periodo di rincari e di incertezza sul futuro dell’economia.

In Italia la green economy ha raggiunto risultati importanti e il made in Italy punta sempre più alla qualità ecologica. Accanto ai traguardi restano, però, troppe sfide da affrontare. Se da un lato l’elettricità del fotovoltaico e dell’eolico cresce, a causa del forte calo di quella idroelettrica, è diminuita la quota di rinnovabili sul consumo finale di energia, così com’è scesa la quota delle rinnovabili nei consumi elettrici. Il nostro Paese si conferma un modello virtuoso nell’ambito dell’economia circolare ed è cresciuta l’agricoltura biologica, ma il consumo di suolo è inarrestabile e nel 2021 ha toccato il massimo degli ultimi 10 anni.

Questa edizione degli Stati Generali della Green Economy, che è stata tra le più partecipate degli ultimi anni – commenta Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile – ha evidenziato come la green economy italiana, l’economia circolare decarbonizzata siano in grado di affrontare le sfide degli alti costi dell’energia, della volatilità delle materie prime e diventare occasione di rilancio e sviluppo.

All’evento, che si svolge in contemporanea a Key Energy (dedicato al mondo delle energie rinnovabili e la mobilità sostenibile) hanno preso parte circa 100 relatori nazionali ed internazionali ed è intervenuto anche il neo ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica in collegamento.

Il nostro cambiamento sul clima, sull’acqua, sulla tutela del suolo, sui beni ambientali, deve essere il nostro brand di sviluppo economico. – ha sottolineato – Non deve essere un meccanismo di regressione o di difesa, non deve essere un passo indietro rispetto a quello che si ha, ma deve essere l’occasione per un passo avanti.

La transizione ecologica è protagonista indiscussa dei numerosi incontri in programma a Ecomondo, la a grande manifestazione divenuta un punto di riferimento a livello internazionale per l’economia circolare e la sostenibilità, in programma fino a venerdì 11 ottobre.

Migliaia le aziende provenienti da ogni parte del mondo e tantissime le novità tecnologiche in mostra. La 25esima edizione è stata inaugurata con numeri record. Numerosi i temi che sono già stati affrontati e saranno toccati nell’arco dei  prossimi due giorni: dalla gestione dell’acqua alla Blue Economy, dal riciclo alla tutela dell’ambiente, dalle potenzialità del settore tessile alla riduzione degli sprechi alimentari.

L’edizione 2022 di Ecomondo è la più internazionale di sempre: un palinsesto eventi che vede anche la compartecipazione della Commissione Europea, il secondo forum Africa Green Growth e SwitchMed, l’evento con cadenza biennale sull’economia circolare dell’Unione Europea.

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