Il pianeta sarà davvero come The Day After Tomorrow: stando ai dati dell'ultimo rapporto ONU, le somiglianze con il film sono impressionanti
Ve lo ricordate “The day after tomorrow“? Il film apocalittico del 2004 di Roland Emmerich? A causa del riscaldamento globale, la Terra viene sconvolta da una serie di disastrosi eventi che la conducono a una nuova Era Glaciale. Ecco, gli scenari catastrofici del film, secondo l’ultimo rapporto dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) delle Nazioni Unite (ONU), sono sempre più somiglianti alla realtà. Le sconfortanti previsioni di Hollywood questa volta non esagerano.
Secondo il rapporto, i segnali di allarme sono evidenti e le prove sul riscaldamento globale e le terribili conseguenze ormai inconfutabili. Un vero e proprio codice rosso per l’umanità. Lo dimostrano i tanti disastri avvenuti negli ultimi tempi, come gli incendi in Turchia, in Grecia e qui in Italia, l’ondata di caldo in Nord America, le terribili inondazioni in Germania e Belgio.
Sebbene molti ricercatori assicurino che una nuova Era Glaciale sia impossibile, altri fenomeni del film di Emmerich sono invece molto simili alla realtà. Come l’avanzare del riscaldamento globale, annunciato nel film da Quaid, lo scioglimento dei ghiacci polari, la grandine come mai la si era vista prima, i terribili tornado, i forti venti e le inondazioni, per non parlare dei cicloni tropicali. Purtroppo infatti “la portata dei recenti cambiamenti nel sistema climatico è senza precedenti da molti secoli e molte migliaia di anni”, rivela il rapporto.
Secondo i ricercatori dell’IPCC entro il 2030 la temperatura media del pianeta potrebbe essere di 1,6 gradi superiore ai livelli dell’era preindustriale, e potrebbe addirittura superare i 2° C entro la fine del secolo, a meno che non si riescano a ridurre, nei prossimi decenni, le emissioni di CO2 e di altri gas serra.
Anche “le precipitazioni globali medie sulla terraferma sono aumentate dal 1950, e più rapidamente a partire dagli anni ’80.” L’influenza umana è stata determinante nonché la causa principale del ritiro dei ghiacciai a livello globale dagli anni ’90. Sempre all’uomo si deve l’acidificazione globale dell’oceano superficiale, a causa delle emissioni di CO2.
Per non parlare dell’innalzamento del livello del mare, aumentato di “0,20 m tra il 1901 e il 2018“. Per quanto riguarda il futuro, il livello del mare è destinato ad aumentare ulteriormente, nei prossimi 2000 anni anche di 2-3 metri qualora l’aumento della temperatura si mantenesse entro 1,5°C. Ma anche di più se la temperatura dovesse crescere.
Le conseguenze sono purtroppo già note all’umanità, le stiamo vivendo sulla nostra pelle. Ma tutti questi disastri potrebbero aumentare ulteriormente di intensità, portandoci a una tragica fine, degna di un film catastrofico!
FONTE: Ipcc
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