La spiaggia La Rossa dell’Isola dell’Elba è diventata bianca, un disastro ambientale a Porto Azzurro

In una nota stampa, l’associazione ambientalista Legambiente denuncia uno scandaloso ripascimento sulla spiaggia dell’Isola d’Elba, voluto dall’amministrazione comunale, che mette in crisi il delicato ecosistema marino.

La spiaggia La Rossa, sull’Isola d’Elba, deve il suo nome alla caratteristica sabbia e ghiaia minutissima e rossastra che viene dai monti e dalle colline che sovrastano Porto Azzurro. Purtroppo però un incredibile ripascimento voluto dall’amministrazione comunale l’ha ricoperta con uno spesso strato di sabbia bianca. È quanto denuncia, indignata, l’associazione Legambiente Arcipelago Toscano in una nota.

Si tratta di un’area naturale di rara bellezza, caratterizzata da una sabbia particolare dovuta al passato minerario della zona. Proprio il Comune di Porto Azzurro, ha chiesto che le miniere dell’Elba diventino Patrimonio dell’Umanità Unesco e intanto – accusa Legambiente, che chiede un intervento della Soprintendenza – attua un intervento che cancella la storia geologica di un pezzo di territorio. L’associazione, inoltre, si chiede da dove venga il materiale utilizzato per sbiancare “La Rossa” e perché non sia stato utilizzato per il ripascimento materiale simile a quello che costituiva la spiaggia:

È abbastanza incredibile che il Comune di Porto Azzurro, che insieme a Capoliveri e Rio chiede che le miniere dell’Elba diventino Patrimonio dell’Umanità UNESCO, attui un intervento del genere che cancella la storia geologica di un pezzo di territorio urbano – si legge nella nota di Legambiente. – Sono forse queste le tutele e le valorizzazioni delle risorse geologiche che le tre amministrazioni elbane intendono proporre all’UNESCO per passare i severi esami ai quali l’agenzia culturale dell’Onu sottoporrà l’intero territorio?

Oltre a rovinare dal punto di vista estetico un patrimonio di inestimabile bellezza, questi ripascimenti selvaggi stanno distruggendo l’habitat delle tartarughe marine, che ogni anno si recano sull’isola per deporre le uova e far nascere i loro piccoli. Non solo la spiaggia La Rossa, ma anche quelle di  Marina di Campo e Lacona sono state deturpate nelle scorse settimane da misure comunali aggressive e poco attente alla salvaguardia dell’ecosistema marino, mettendo a repentaglio la vita delle tartarughe (e la nascita della futura generazione).

Fonte: Legambiente Arcipelago Toscana

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