Continua la querelle sul Jova Beach Party - un evento che di sostenibile non ha proprio nulla - e per cercare di placare gli animi Jovanotti lucchetta il suo account Twitter, limitando i commenti
Non si placano le polemiche sull’evento musicale più controverso degli ultimi tempi. Il Jova Beach Party continua a tenere banco sulle testate nazionali. Com’era intuibile, contro il tour di Jovanotti, che prevede una decina di tappe su alcune delle più iconiche ma anche vulnerabili spiagge italiane, si sono scagliate diverse associazioni ambientaliste, ma anche esperti come il divulgatore scientifico Mario Tozzi, mettendone in luce tutte le criticità di un evento all’insegna del greenwashing.
Invece di affrontare le critiche (più che legittime) in maniera saggia e lucida, Jovanotti ha deciso di reagire con parole molto pesanti, arrivando ad etichettare coloro che contestano il suo tour addirittura “eco-nazisti”, attraverso un post su Instagram che ha fatto indignare molti.
https://www.instagram.com/p/Cg4LBl_qI27/?hl=it
Noi le spiagge non solo le ripuliamo ma le portiamo ad un livello migliore di come l’abbiamo trovate e ce lo riconoscono tutte le amministrazioni locali. Jova Beach Party non è un progetto greenwashing (qua vi risparmiamo il seguito con parolaccia! n.d.r). Una parola finta che si usa, un hashtag. Jova Beach Party è un evento fatto bene, venite a verificare (…) – ha scritto Jovanotti, dopo la tappa sulla spiaggia di Fermo (la più contestata del tour) – Continuate voi eco-nazisti che non siete altro ad attrarre a voi l’attenzione utilizzando la nostra forza.
Così Jovanotti lucchetta il suo profilo Twitter invece di rispondere in maniera costruttiva alle critiche
Parole che hanno infiammato ancora di più il dibattito pubblico, facendo crollare ulteriormente la stima nei confronti del cantautore. Adesso, per tentare di placare gli animi, Lorenzo Cherubini ha scelto di optare per una decisione piuttosto drastica sul suo profilo Twitter, dove da adesso non potrà commentare nessuno ad esclusione dei suoi follower e di chi fa richiesta di seguirlo. Insomma, l’account è stato “lucchettato”.
Caro Jovanotti, di fronte a questa scelta, non possiamo fare a meno di domandarci: siamo proprio sicuri che i “nazi” siano coloro che hanno avanzato delle perplessità su un evento dalla portata devastante? Non sarebbe stato più sensato fare un mea culpa, restare aperto al dialogo e rispondere in maniera obiettiva?
Forse sarebbe meglio fare un bagno di umiltà e prendere spunto dal collega Gianni Morandi, che nonostante sia stato bersagliato da commenti sulla sua controversa partecipazione al Jova Beach Party, ha scelto di non bloccare nessuno né cancellarli. Anzi, di rispondere con il suo leggendario tono pacato e cordiale.
https://www.facebook.com/giannimorandiofficial/posts/pfbid0UMbiqvzMQQBkmPC7A1sXvTrK7b5fDTyWUvB43mHF9shGj57pzQUPWbuQGnMWhYaol
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Fonti: Jovanotti (Twitter)/Gianni Morandi (Facebook)
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