“Il Jova Beach Party non mette in pericolo alcun ecosistema”: Jovanotti replica alle accuse proprio dalla contestatissima tappa di Fermo

Jovanotti non ci sta ad essere accusato di greenwashing e di deturpazione ambientale che causerebbe il suo Jova Beach Party e, in diretta Instagram, replica duramente alle accuse proprio dalla contestatissima tappa di Fermo, che per la seconda volta ha ospitato il tour nonostante le richieste di stop

Jova Beach Party non mette in pericolo nessun ecosistema. Non solo ripuliamo le spiagge, le portiamo ad un livello superiore di come le abbiamo trovate

con queste parole Jovanotti inizia una dura replica alle accuse di greenwashing e di deturpazioni ambientali rivolte al Jova Beach Party, proprio dalla tappa di Fermo, che per la seconda volta ha ospitato il tour nonostante le richieste di stop.

Ma facciamo un passo indietro.

Il Jova Beach Party, il tour di Jovanotti tornato quest’anno sulle nostre spiagge, è stato duramente contestato, accusato di distruggere non pochi ecosistemi aviari e acquatici. Nella tappa di Fermo, in particolare, l’evento avrebbe anche vanificato gli sforzi di recuperare la biodiversità messa in crisi dall’edizione del 2019, anche all’epoca duramente criticata per questo motivo.

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Nella zona, infatti, non è presente solo l’ormai famoso fratino (una specie in grave pericolo in Italia, soprattutto a causa della costante e diffusa antropizzazione delle coste e delle spiagge) ma anche un fragile ecosistema dunale, oggetto solitamente di eccezionali tutele da parte delle amministrazioni locali.

I rischi di continuare a portare avanti show della portata del Jova Beach Party a Fermo (e non solo), sono stati sintetizzati da un gruppo di biologi e naturalisti che spiegano in un video perché organizzare concerti sulla spiaggia è una pessima idea.

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Ma Jovanotti non ci sta, e replica alle accuse sostenendo non solo che l’evento non distrugge alcun ecosistema ma che in un certo senso migliora l’ambiente, portando le spiagge ad un livello superiore dopo i concerti, ai quali segue un’adeguata pulizia.

Ce lo riconoscono le amministrazioni, tuona il cantante, il quale riserva ad ambientalisti e scienziati contestatori il singolare appellativo di “econazisti”.

Intanto stasera la seconda serata a Fermo, i cui ecosistemi saranno gli unici a poter testimoniare se l’evento li ha resi davvero delle vittime.

Ammesso che siano in grado di parlare.

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Fonte: Jovanotti/Instagram

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