Il Jova Beach Party rispetta l’ambiente oppure no? Altre due notizie sulla tappa a Montesilvano fanno ancora pensare in negativo.
Il Jova Beach Party rispetta l’ambiente oppure no? All’indomani della nota quasi esasperata di Lorenzo Cherubini e alla vigilia della tappa a Montesilvano, in provincia di Pescara, diciamo che le cose non tornano al loro posto: siepi sradicate, verde eliminato e anche bottiglie di acqua in plastica lasciate al sole cocente.
Dunque, un po’ di dubbi si sono instillati: possibile che basti dichiarare che le associazioni ambientaliste siano solo un ammasso di “cialtroneria” per lavarsene le mani? In effetti, l’ultimo pensiero che vogliamo avere è proprio questo, credere che dalla parte degli ambientalisti ci si stata una semplice lotta di visibilità.
E pare che voglia smorzare i toni Donatella Bianchi, 55 anni, presidente di Wwf Italia, che dichiara:
È assurdo “ritrovarsi accusati di reati ambientali quando il nostro obiettivo era raggiungere il maggior numero di persone che normalmente non si occupa di natura. Per lanciare un messaggio di tutela del mare e contro l’abbandono della plastica. Jovanotti, che è sensibile al problema e parla al cuore della gente, lo ha fatto con entusiasmo”.
In ogni caso, le polemiche non si placano e, in vista della data del 7 settembre per il nuovo Jova Beach a Moltesilvano, i Verdi Abruzzo incalzano:
“È notizia di alcuni giorni fa che sul lungomare cittadino siano state sradicate tutte le siepi che dividevano l’arenile dalla strada, che andavano a mitigare l’impatto visivo. L’assessore al demanio Anthony Hernest Aliano ha definito le siepi un ammasso di sterpaglie, ricettacolo di siringhe, immondizia e ovviamente non potevano mancare gli spacciatori”.
La “giustificazione”, quindi, sarebbe lo sporco, che benissimo potrebbe essere tolto con una regolare pulizia.
“Le siepi – aggiungono i Verdi – sono state probabilmente rimosse per problemi di ordine pubblico, per facilitare la fuga in caso di problemi, alle migliaia di persone che giungeranno per il Jova Beach Party, quelle vie di fuga che non sarebbero mancate in quei luoghi deputati agli spettacoli, come stadi e teatri non graditi al cantante“.
Allo stesso modo, un utente di Facebook, Guido Ramini, denuncia sul social:
“In questo momento degli operai stanno sradicando tutto il verde dalla spiaggia dove ci sarà il concerto di Jovanotti il tutto in una maniera davvero insensata. Avete consigli su come bloccare subito questo scempio?“
Rendendo chiaro, in un altro post, che erano stati abbattuti anche alberi di Tamerici.
Foto di Guido Ramini
La plastica al sole
In un video di Cityrumors Abruzzo si notano chiaramente delle bottiglie di acqua tenute sotto al sole e pare siano quelle che dovranno essere poi distribuite proprio al Jova Beach del 7 settembre. Si tratta di una pratica vietata (ribadita dalla Corte di Cassazione con la sentenza 39037/18 del 28 agosto), dal momento che la plastica può gradualmente rilasciare sostanze nocive se esposta a fonti di calore.
Aspettiamo conferma effettiva e le eventuali misure che sono state prese.
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Germana Carillo