Alcuni indicatori presi in esame dall’Istat evidenziano che nel nostro Paese la situazione ambientale è in lieve miglioramento. È quanto emerge dall’indagine, condotta dall’istituto nazionale di statistiche sugli Indicatori Ambientali Urbani in Italia relativi al 2009, che ha fotografato la situazione dell’ambiente analizzando i dati sulla qualità dell’aria, i livelli di inquinamento atmosferico e acustico, la condizione dei trasporti pubblici e privati, il verde urbano, la raccolta dei rifiuti e il consumo di energia.
Alcuni indicatori presi in esame dall’Istat evidenziano che nel nostro Paese la situazione ambientale è in lieve miglioramento. È quanto emerge dall’indagine, condotta dall’istituto nazionale di statistiche sugli Indicatori Ambientali Urbani in Italia relativi al 2009, che ha fotografato la situazione dell’ambiente analizzando i dati sulla qualità dell’aria, i livelli di inquinamento atmosferico e acustico, la condizione dei trasporti pubblici e privati, il verde urbano, la raccolta dei rifiuti e il consumo di energia.
Nell’indagine sono stati presi in esame 116 capoluoghi di provincia, che ospitano complessivamente il 29,8% della popolazione italiana del nostro Paese.
Lo scorso anno infatti, secondo i dati dell’indagine, per alcuni fattori si è evidenziata una contrazione dell’impatto delle attività umane sull’ambiente e sempre nel corso del 2009, il valore limite del PM10 è stato sforato relativamente poco, sia per i rifiuti urbani raccolti (-1,5%) che per il consumo di acqua (-0,7%).
Positivo – a livello generale – anche l’andamento della raccolta differenziata (che rappresenta il 30,4% della produzione di rifiuti urbani), salita di quasi due punti percentuali.
Meno incoraggianti, invece, i dati sui trasporti e la mobilità urbana. Tra gli indicatori meno rassicuranti, l’Istat ha segnalato l’aumento dei motocicli (+3,9%) il tasso di motorizzazione (+0,4%), e la riduzione dell’uso dei mezzi pubblici (-0,7%).
Tra le realtà positive da evidenziare, troviamo Rovigo, Siena e Oristano, che hanno esteso il servizio di raccolta differenziata a tutti i cittadini residenti, mentre Cosenza e Trapani hanno installato centraline fisse per il monitoraggio della qualità dell’aria.
Nel 2009 è inoltre aumentato il numero di amministrazioni comunali virtuose che hanno attuato interventi di tutela ambientale, tra cui spiccano Trento, Venezia, Bologna e Foggia. Primato negativo invece per Siracusa, Iglesias, Olbia e Catania.
Per consultare tutti i dati nel dettaglio: Indicatori Ambientali urbani