Isola di Pasqua: ecco come camminano le statue Moai

Quando sentiamo nominare l’isola di Pasqua, o Rapa Nui, pensiamo immediatamente alle enormi e massicce statue di pietra collocate su di essa, i Moai. Per lungo tempo gli esperti si sono interrogati sulle modalità poste in campo da parte degli abitanti dell’isola al fine di poter trasportare le loro statue da una parte all’altra di essa senza l’utilizzo di mezzi dotati di ruote o di animali da traino. Ora il mistero potrebbe essere stato svelato.

Quando sentiamo nominare l’isola di Pasqua, o Rapa Nui, pensiamo immediatamente alle enormi e massicce statue di pietra collocate su di essa, i Moai. Per lungo tempo gli esperti si sono interrogati sulle modalità poste in campo da parte degli abitanti dell’isola al fine di poter trasportare le loro statue da una parte all’altra di essa senza l’utilizzo di mezzi dotati di ruote o di animali da traino. Ora il mistero potrebbe essere stato svelato.

Negli ultimi sessant’anni gli esperti avevano teorizzato come gli abitanti dell’isola potessero riuscire a trasportare le pesantissime statue utilizzando diversi metodi, come ad esempio l’impiego di tronchi d’albero che fornissero l’appoggio necessario per il loro trasporto, rotolando lungo il terreno una volta posizionati al di sotto delle statue. Alcune di esse possono superare il ragguardevole perso di 80 tonnellate per un altezza di oltre 10 metri.

Di recente però National Geographic ha voluto mettere in luce una nuova possibilità relativamente al trasporto delle statue. Si tratterebbe dell’ultima teoria proposta da parte di Terry Hunt, archeologo della University of Hawaii, e da Carl P. Lipo, antropologo della California State University Long Beach. I due esperti avrebbero teorizzato come gli abitanti dell’isola siano risultati in grado di spostare le pesantissime statue utilizzando semplicemente la loro forza e l’aiuto di corde.

Secondo il video in cui è stata realizzata una possibile ricostruzione pratica dell’ipotesi, sarebbe stato possibile trasportando ciascuna statua avendo a disposizione due gruppi di persone muniti di corde, uno dei quali si sarebbe occupato di spostare la statua in avanti, mentre l’altro avrebbe agito in modo da mantenerne la posizione eretta.

La nuova teoria non si avvicina però purtroppo a quanto tradizionalmente ritenuto da parte degli abitanti dell’isola di Pasqua, le cui statue, dei veri propri monumenti sacri, secondo le credenze dell’epoca sarebbero state abitate da parte di una forza spirituale chiamata “mana”, emanata e trasmessa all’interno di esse da parte degli antenati. Naturalmente è impossibile per la scienza credere che le statue potessero spostarsi autonomamente grazie all’azione di entità spirituali, e la teoria del trasporto tramite corde potrebbe finalmente aver svelato il secolare mistero dei Moai.

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