Budelli torna ad essere un’isola pubblica. Dopo ben 200 anni e diverse vicende, la bella spiaggia rosa de La Maddelena diventa proprietà dell’Ente Parco.
Budelli torna ad essere un’isola pubblica. Dopo ben 200 anni e diverse vicende, la bella spiaggia rosa de La Maddelena diventa proprietà dell’Ente Parco.
Nei mesi scorsi, l’isola di Budelli era stata al centro delle cronache nazionali, dopo la rinuncia del magnate Michael Harte, era addirittura partita una campagna di crowdfunfing promossa da 23 studenti della seconda media della scuola di Mosso in provincia di Biella. Vi era stata poi la bella storia della turista pentita di aver portato a casa un sacchettino di sabbia rosa e ancora petizioni popolari e mobilitazioni ambientaliste.
Sembra oggi che si sia arrivati finalmente alla conclusione, con tanto di lieto fine.
Col deposito del saldo si chiude la procedura per l’acquisizione al patrimonio pubblico dell’isola di Budelli. Devo doverosamente rivolgere il mio più profondo ringraziamento, oltre che a tutti i firmatari della mobilitazione popolare organizzata attraverso la piattaforma digitale change.org che hanno risposto all’appello lanciato dall’ex Ministro dell’ambiente: Alfonso Pecoraro Scanio. Un ringraziamento particolare in questo momento va anche al Ministero dell’ambiente, il ministero dell’economia e l’Agenzia del demanio che hanno bruciato i tempi per consentire il trasferimento delle somme ben prima dei tempi richiesti, dimostrando una volontà chiara nel dare seguito al mandato che il Parlamento ha sancito col varo della legge di stabilità. Una bella prova, un obiettivo raggiunto. Ora pensiamo al futuro dell’isola e la sua tutela, ha detto in un comunicato stampa il presidente del Parco, Giuseppe Bonanno.
Grazie a fondi pubblici, l’Ente Parco ha potuto esercitare il diritto di prelazione sull’isola di Budelli e con il saldo dell’ultima rata, questo splendido paradiso sardo è tornato patrimonio di tutti.
Soddisfatto l’ex ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio che aveva lanciato su change.org la petizione per salvare l’isola di Budelli. Dopo aver ringraziato i 100mila cittadini e le personalità che avevano sposato la causa, ha dichiarato:
L’idea di una nuova asta sarebbe stata giuridicamente scorretta e avrebbe prolungato i disagi causati da anni di polemiche. Faccio appello a tutti per collaborare alla migliore tutela di questo gioiello naturale. Sono certo che la regione Sardegna e il Ministero dell’Ambiente garantiranno la tutela integrale di Budelli, ma occorre anche aiutare il parco nella gestione. Invito tutti a sostenere – conclude Alfonso Pecoraro Scanio – iniziative come quella del WWF di raccogliere risorse da destinare al Parco per la migliore amministrazione di questo bene comune. Questa è vera filantropia, non comprare privatamente per realizzare strutture incompatibili con aree a tutela integrale.
E proprio il WWF Italia fa sapere che continuerà a sostenere il sogno di Budelli.
Ci auguriamo che da oggi si possa scrivere la nuova storia di Budelli. Il WWF Italia, con le sue competenze e la sua esperienza, con le sue 100 Oasi e i suoi 50 anni di impegno per la tutela della natura italiana, è a disposizione per un progetto di conservazione condiviso ed innovativo. Sarebbe fantastico se un progetto di conservazione partisse dal basso, fosse condiviso e partecipato e realizzato in collaborazione con gli Enti proposti, quindi con il Parco della Maddalena, il Ministero dell’Ambiente e la Regione Sardegna, ha dichiarato Donatella Bianchi, presidente del WWF Italia.
Noi di greenMe.it abbiamo seguito la vicenda dell’isola sin dall’inizio, non possiamo dunque essere felici di questa notizia, ci auguriamo adesso che si trovi il canale giusto per valorizzare e preservare questo meraviglioso patrimonio naturale.
Dominella Trunfio
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