Sterminio legalizzato sull'isolotto di Amsterdam, uno dei cinque distretti delle terre australi e antartiche francesi: entro il 2024 gli ultimi gatti e topi presenti sul territorio verranno annientati per proteggere la biodiversità. Peccato che ad avere introdotto questi animali sia stato proprio l'essere umano...
Sono considerati specie invasiva e quindi non meritano più di vivere. Per questo andranno incontro ad un vero e proprio sterminio autorizzato dalle autorità: è l’assurdo e triste destino che toccherà a tutti i gatti, topi e altri eventuali roditori che vivono ormai da tempo sull‘isola di Amsterdam, situata nel sud dell’Oceano Indiano.
Una vera e propria mattanza in nome del ripristino del delicato ecosistema dell’isolotto francese, costituito da diversi uccelli marini, fra cui l’Albatros Beccogiallo, e specie vegetali autoctone come la Phylica arborea.
Da quando sono stati introdotti sull’isola Amsterdam, gatti e topi sono stati la causa principale della scomparsa di una dozzina di specie di uccelli nidificanti – spiega Lorien Boujot, tecnico che si occupa di gestione dei mammiferi per il dipartimento dell’Ambiente delle Terre australi e antartiche francesi (Taaf) – I ratti tendono a predare le uova o anche i pulcini, mentre i gatti possono attaccare gli animali nella fase adulta.
#préservation | L’association des Naturalistes de Mayotte, partenaire des TAAF sur le projet RECI, poursuit ses actions…
Posted by Terres australes et antarctiques françaises TAAF on Tuesday, August 23, 2022
Un piano che è l’estrema conseguenza della scelleratezza umana
Il crudele piano, che rientra nell’ambito del progetto RECI (Restauration des écosistémes insulaires de l’Océan Indien) e costerà 2 milioni di euro, prevede l’abbattimento degli esemplari ritenuti invasivi – e portati sull’isola negli ultimi quattro secoli – entro l’inverno del 2024. Ma si tratta di un vero paradosso: prima l’uomo causa danni introducendo specie non adatte a un determinato territorio, anni dopo si rende conto delle gravi conseguenze e vuole rimediando mettendo in atto una strage.
Oltre ad avere un impatto molto pesante sulla vegetazione e a predare gli uccelli, i roditori sono diventati un veicolo di malattie che minaccia la sopravvivenza degli uccelli che nidificano sull’isola.
“I ratti sono portatori e vettori della malattia del colera aviario. È probabile che questa malattia sia stata portata sull’isola quando c’era un pollaio e ora sta decimando anno dopo anno gli Albatros beccogiallo presenti sulle scogliere di Entrecasteaux” aggiunge Lorien Boujot.
Gli ornitologi hanno notato un calo della sopravvivenza dei pulcuni di questa specie a partire dagli anni ’80 e temono che possa sparire del tutto nel giro di poco.
Ormai, dunque, la decisione è stata presa: per i topi verranno messi in campo trappole con veleno, mentre per i gatti verranno uccisi a colpi d’arma da fuoco. Una mattanza, che ci richiama alla mente quella dei mufloni sull’Isola del Giglio, causata – ancora una volta – dall’incoscienza e dalla scarsa lungimiranza degli esseri umani.
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Fonte: TAAF
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