Su quest’isola dell’Oceano indiano verranno sterminati gatti e topi (introdotti dall’uomo) in nome del ripristino dell’ecosistema

Sterminio legalizzato sull'isolotto di Amsterdam, uno dei cinque distretti delle terre australi e antartiche francesi: entro il 2024 gli ultimi gatti e topi presenti sul territorio verranno annientati per proteggere la biodiversità. Peccato che ad avere introdotto questi animali sia stato proprio l'essere umano...

Sono considerati specie invasiva e quindi non meritano più di vivere. Per questo andranno incontro ad un vero e proprio sterminio autorizzato dalle autorità: è l’assurdo e triste destino che toccherà a tutti i gatti, topi e altri eventuali roditori che vivono ormai da tempo sull‘isola di Amsterdam, situata nel sud dell’Oceano Indiano.

Una vera e propria mattanza in nome del ripristino del delicato ecosistema dell’isolotto francese, costituito da diversi uccelli marini, fra cui l’Albatros Beccogiallo, e specie vegetali autoctone come la Phylica arborea.

Da quando sono stati introdotti sull’isola Amsterdam, gatti e topi sono stati la causa principale della scomparsa di una dozzina di specie di uccelli nidificanti – spiega Lorien Boujot, tecnico che si occupa di gestione dei mammiferi per il dipartimento dell’Ambiente delle Terre australi e antartiche francesi (Taaf) – I ratti tendono a predare le uova o anche i pulcini, mentre i gatti possono attaccare gli animali nella fase adulta.

Un piano che è l’estrema conseguenza della scelleratezza umana

Il crudele piano, che rientra nell’ambito del progetto RECI (Restauration des écosistémes insulaires de l’Océan Indien) e costerà 2 milioni di euro, prevede l’abbattimento degli esemplari ritenuti invasivi – e portati sull’isola negli ultimi quattro secoli – entro l’inverno del 2024. Ma si tratta di un vero paradosso: prima l’uomo causa danni introducendo specie non adatte a un determinato territorio, anni dopo si rende conto delle gravi conseguenze e vuole rimediando mettendo in atto una strage.

Oltre ad avere un impatto molto pesante sulla vegetazione e a predare gli uccelli, i roditori sono diventati un veicolo di malattie che minaccia la sopravvivenza degli uccelli che nidificano sull’isola.

“I ratti sono portatori e vettori della malattia del colera aviario. È probabile che questa malattia sia stata portata sull’isola quando c’era un pollaio e ora sta decimando anno dopo anno gli Albatros beccogiallo presenti sulle scogliere di Entrecasteaux” aggiunge Lorien Boujot.

Gli ornitologi hanno notato un calo della sopravvivenza dei pulcuni di questa specie a partire dagli anni ’80 e temono che possa sparire del tutto nel giro di poco.

Ormai, dunque, la decisione è stata presa: per i topi verranno messi in campo trappole con veleno, mentre per i gatti verranno uccisi a colpi d’arma da fuoco. Una mattanza, che ci richiama alla mente quella dei mufloni sull’Isola del Giglio, causata – ancora una volta – dall’incoscienza e dalla scarsa lungimiranza degli esseri umani.

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Fonte: TAAF

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