Un vulcano vicino alla penisola di Reykjanes ha iniziato ad eruttare in maniera copiosa vicino alla cittadina di Grindavik, già evacuata a novembre a causa dei rischi legati all’attività vulcanica
Nella notte di lunedì 18 dicembre, un vulcano in Islanda ha iniziato un’eruzione in un’area situata a sud della capitale Reykjavik. La cittadina di Grindavik era stata evacuata a novembre a causa dei rischi legati all’attività vulcanica. Il servizio meteorologico islandese ha confermato l’inizio dell’eruzione a pochi chilometri a nord-est di Grindavik, alle 22.17 ora locale, seguito da un terremoto avvenuto alle 21.
Il servizio meteorologico ha installato telecamere nelle vicinanze per documentare l’evento, mostrando immagini della lava incandescente di colore arancione che fuoriusciva da un anfratto largo circa 2,8 chilometri.
La premier islandese Katrín Jakobsdóttir ha espresso il suo pensiero per la popolazione locale su Facebook, sperando per il meglio ma riconoscendo la portata considerevole dell’eruzione. Al momento, l’aeroporto di Reykjavik è ancora operativo, senza segnalazioni di chiusura dello spazio aereo, nonostante uno sciopero dei controllori di volo previsto per la giornata.
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Già tre eruzioni da marzo 2021
I segnali dell’eruzione erano presenti già a ottobre, quando si era verificato un rigonfiamento del terreno causato dall’accumulo di magma nella zona dei bagni termali frequentati dai turisti. La penisola di Reykjanes, a sud di Reykjavik, non aveva subito eruzioni per otto secoli, ma da marzo 2021 se ne sono verificate tre, con il possibile prolungarsi del ciclo eruttivo per decenni, secondo i vulcanologi.
L’11 novembre, a seguito dello stato d’emergenza dichiarato, i residenti di Grindavik (4000 in totale) erano stati evacuati a causa delle scosse di terremoto causate dal movimento del magma. Da allora, possono tornare nelle loro case solo in determinate fasce orarie giornaliere dato che l’eruzione potrebbe estendersi proprio verso la cittadina.
Nel 2010 l’eruzione del vulcano Eyjafjallajökull aveva causato il blocco del traffico aereo per una settimana e la chiusura intermittente degli aeroporti fino a maggio. Altri vulcani islandesi, come l’Askja negli altopiani centrali e il Katla vicino alla costa meridionale, hanno mostrato segni di attività. Il Katla, in particolare, ha eruttato per l’ultima volta nel 1918.
🚨 ARIAL FOOTAGE OF THE VOLCANO ERUPTION IN ICELAND
Credit: Lurie Belegurschi pic.twitter.com/N1WGEqN4Cw
— Mario Nawfal (@MarioNawfal) December 19, 2023
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