Sono 1400 i terremoti registrati in Islanda nelle ultime 24 ore con oltre 20mila scosse in 10 giorni. Per paura di una prossima eruzione vulcanica, il popolare centro termale Blue Lagoon è stato chiuso. Le autorità locali stanno monitorando costantemente la situazione
Possibile rischio eruzione in Islanda dove nelle ultime ore è stato registrato un notevole sciame sismico, concentrato prevalentemente nella penisola sud-occidentale di Reykjanes. Le scosse, di cui la più forte di magnitudo 4.8, sono state avvertite anche nella capitale Reykjavik.
Per via dell’intensa attività geologica il centro termale della famosissima Blue Lagoon, in islandese Bláa lónið, è stato chiuso per una settimana. I turisti sono stati evacuati dalle loro stanze di hotel nel cuore della notte. Almeno una ventina i taxi in fila per trasferire altrove gli ospiti.
Geologi e altri esperti stanno monitorando la situazione in collaborazione con le autorità locali, pronti a diramare l’allerta. Nelle ultime 24 ore si sarebbero verificati già 1400 terremoti con un continuo accumulo di magma.
Dalla mezzanotte i sismografi hanno registrato quasi 800 terremoti con profondità di circa 5 km, nove dei quali di magnitudo 3 o superiore secondo l’ultimo aggiornamento rilasciato dal Veðurstofa Íslands, l’Ufficio meteorologico islandese.
Il Veðurstofa Íslands precisa tuttavia che “il fatto che ora nella zona si verifichino terremoti più forti di prima non significa necessariamente un aumento del tasso di accumulo di magma”.
L’area di Reykjanes è stata già interessata già da tre eruzioni dal 2021 dopo essere rimasta inattiva per 8 secoli. In caso di nuova eruzione la zona che comprende la Blue Lagoon avrebbe all’incirca un giorno e mezzo per l’evacuazione. A renderlo noto è Ingibjorg Lilja dell’Agenzia per la protezione civile islandese.
In queste condizioni ci si aspetta anche terremoti di magnitudo 5.5. Per sicurezza, il Blue Lagoon resterà chiuso fino alle ore 07:00 del 16 novembre salvo cambiamenti.
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Fonte: Veðurstofa Íslands
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