Nuovo studio rivela forte legame tra i livelli più elevati di inquinamento e salute dei polmoni dei cittadini europei
Quanto grava in Europa l’inquinamento sui nostri polmoni? Tanto, tantissimo, e un nuovo studio lo ribadisce. Nuovi dati hanno infatti identificato un chiaro legame tra i livelli più elevati di esposizione all’inquinamento atmosferico e il deterioramento della salute dei polmoni nei cittadini europei adulti.
Lo studio, denominato “ESCAPE” (European Study of Cohorts of Air Pollution Effects) pubblicato su European Respiratory Journal e presentato a Monaco di Baviera al congresso annuale della European Respiratory Society, conferma i risultati precedenti che i bambini che crescono in aree con livelli più elevati di inquinamento avranno bassi livelli di funzione polmonare e un maggior rischio di sintomi come tosse e bronchite. In più, dalla nuova indagine emerge anche che le persone affette da obesità sono particolarmente vulnerabili agli effetti negativi dell’inquinamento atmosferico, probabilmente proprio a causa di un aumentato rischio di infiammazione polmonare.
Per arrivare a questi risultati, gli studiosi hanno utilizzato indicatori come l’intensità del traffico in una certa area e hanno poi fatto delle simulazioni di livelli di esposizione a diversi inquinanti, come gli ossidi d’azoto (NO2 e NOx) e il particolato (PM). I parametri di funzionalità respiratoria sono stati raccolti su 7613 soggetti arruolati in otto nazioni (Italia, Svizzera, UK, Francia, Germania, Belgio, Spagna, Svezia).
“Il progetto ESCAPE – dicono gli autori Nicole Probst-Hensche e Martin Adam, Swiss Tropical and Public Health Institute – ha confermato le grandi differenze nella qualità dell’aria nelle diverse regioni europee e ha dimostrato che l’inquinamento ha effetti negativi non solo per i bambini, ma anche per gli adulti. Di certo i livelli di inquinamento che si incontrano in Europa sono assai lontani da quelli delle megalopoli cinesi o indiane, ma stiamo osservando sempre più una compromissione della funzionalità polmonare nelle persone esposte ad elevati livelli di inquinamento dell’aria ed è qualcosa di cui preoccuparsi“.
Insomma, la gran parte della popolazione europea vive in aree con livelli di qualità dell’aria assolutamente negativi per la nostra salute. Già all’inizio di quest’anno, l’OMS aveva stimato che l’inquinamento atmosferico è stata la causa di sette milioni di morti prematurenel 2012, con 3,7 milioni di questi che sono collegati con una scarsa qualità dell’aria esterna e ora arriva la triste conferma che i polmoni non avranno mai vita tranquilla tra polveri sottili, agenti patogeni, fumo e gas pericolosi.
“I risultati di questo studio – commenta Peter Barnes, presidente dell’ European Respiratory Society – impongono di intraprendere urgenti misure contro l’inquinamento dell’aria in Europa. È di cruciale importanza che le autorità politiche prendano nota di questo e aggiornino le linee guida in tutti gli Stati membri per accogliere le raccomandazioni sugli standard della qualità dell’aria, stilate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Questo assicurerà un uguale livello di protezione a tutti i cittadini della Comunità Europea“.
In occasione del congresso di Monaco, la European Respiratory Society e la European Lung Foundation hanno lanciato la campagna “Healthy Lungs for Life” col tema “Respira Aria Pulita“, con lo scopo di sensibilizzare ed educare circa l’importanza di polmoni sani e aria pulita liberi da inquinamento.
Germana Carillo
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