Secondo i dati dell'OMS, l'inquinamento nel 2012 ha causato la morte di 7 milioni di persone. I cambiamenti climatici stanno influenzando in maniera molto rilevante la salute a livello planetario e servono interventi mirati al più presto
Nuovo allarme dell’Organizzazione mondiale della Sanità sul fronte : secondo i dati relativi al 2012 questo fenomeno, dovuto alla nostra incuria nei confronti dell’ambiente, ha causato la morte di 7 milioni di persone.
In sostanza, spiegano gli esperti dell’OMS, considerando tutti i decessi avvenuti quell’anno, l’inquinamento è stato la causa di morte di una persona su otto! Un problema che ha tante ripercussioni e sfaccettature: disastri naturali che causano circa 60mila vittime ogni anno; siccità e conseguenze della mancanza di acqua che causano la morte di 2,2 milioni di persone; o al contrario aumento delle precipitazioni che nelle regioni più povere contribuiscono alla morte di 3,5 milioni di persone, ecc.
I cambiamenti climatici stanno influenzando in maniera molto rilevante la salute a livello planetario e come ha ribadito l’OMS in occasione della prima conferenza mondiale sulla salute e il clima a Ginevra è necessario intervenire subito e in maniera mirata apportando delle nuove politiche soprattutto nel settore energetico e dei trasporti, miglioramenti che potrebbero salvare milioni di vite ogni anno.
Parallelamente interviene sull’argomento anche l’Onu, a questo proposito Chiristiana Figueres, segretaria esecutiva della Convenzione quadro per i cambiamenti climatici delle Nazioni unite, ha dichiarato: “Con il mondo che diventa sempre più caldo e densamente popolato e con l’aumentare della domanda di cibo, acqua ed energia, l’impatto di questi fattori sulla salute mondiale crescerà e si diffonderà esponenzialmente, superando la possibilità di risposta delle sanità statali e di organismi ed enti per emergenze e ricostruzioni“.
Relativamente a questa situazione, in cui è evidente l’urgenza da parte di tutte le nazioni di intervenire con piani mirati, l’Onu ha già pronta la bozza di 127 pagine sui cambiamenti climatici, il cui rapporto finale sarà presentato ad ottobre alla Conferenza sul clima di Copenaghen. Passo intermedio ma importante è previsto a New York per il prossimo 23 settembre quando leader, società civile, imprese e mondo della finanza si interrogheranno ancora una volta insieme e cercheranno di trovare soluzioni comuni.
Stavolta uscirà qualcosa di davvero risolutivo o sarà l’ennesima delusione?
Francesca Biagioli
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