Inquinamento: ecco i paesi dove si muore di più al mondo per lo smog

L'inquinamento atmosferico uccide, e questa è sempre più una certezza. Un nuovo studio, pubblicato su Environmental Research Letters, ha scoperto che ogni anno nel mondo 2,1 milioni di decessi si verificano come conseguenza diretta di un tipo di sostanza tossica, presente nell'aria, il PM2.5

Inquinamento

L’inquinamento atmosferico uccide, e questa è sempre più una certezza. Un nuovo studio, pubblicato su Environmental Research Letters, ha scoperto che ogni anno nel mondo 2,1 milioni di decessi si verificano come conseguenza diretta di un tipo di sostanza tossica, presente nell’aria, il PM2.5.

Le polveri sottili che inquinano l’aria spesso durano giorni, o in alcuni casi settimane, soprattutto nelle grandi città. Qui aumentano i problemi respiratori e quelli cardiaci. Ma anche quando la loro quantità nell’aria a tratti diminuisce, i loro effetti si fanno sentire. Scompaiono le polveri ma non i danni che essi provocano, per lunghi periodi e su scala globale.

Ma esattamente a cosa è esposta la popolazione mondiale? Da quanto? E quali i danni alla salute? Jason West, scienziato della University of North Carolina, ha tentato di rispondere a tutte queste domande, utilizzando modelli computerizzati che simulano ciò che accade nell’atmosfera da più di 100 anni.

È stata così creata questa mappa che mostra la stima del numero medio di morti per 1.000 chilometri quadrati all’anno a causa dell’inquinamento atmosferico. I ricercatori hanno utilizzato la differenza nei livelli di inquinamento tra il 1850 e il 2000, per misurare l’imquinamento atmosferico causato dall’uomo.

mappa inquinamento

Le aree di colore marrone scuro sono quelle in cui ci sono più morti premature rispetto a quelle marrone chiaro. Quelle blu invece hanno sperimentato un miglioramento della qualità dell’aria rispetto al 1850 e un calo delle morti premature. Le polveri sottili sono particolarmente presenti nella Cina orientale, nel nord dell’India e in Europa. Non a caso visto che si tratta di aree in cui l’urbanizzazione ha aggiunto notevoli quantità di PM2.5 all’atmosfera dall’inizio della rivoluzione industriale.

Ma è soprattutto in Cina e nella parte settentrionale dell’India che le polveri sottili uccidono di più. Qui il cuore e i polmoni non riescono a sopportare questo enorme carico di veleni.

Francesca Mancuso

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