Non c’è pace per la popolazioni indigene dell’America latina. Oltre a combattere ogni giorno per difendere le proprie terre ancestrali e la propria stessa sopravvivenza, molte di loro si trovano anche a dover fronteggiare contaminazioni ambientali ed epidemie. Come i Nahua del Perù, tra i quali sono sempre più diffusi casi di avvelenamento da mercurio: un'emergenza sanitaria a lungo trascurata e di cui non si sono ancora individuate le cause.
Non c’è pace per la popolazioni indigene dell’America latina. Oltre a combattere ogni giorno per difendere le proprie terre ancestrali e la propria stessa sopravvivenza, molte di loro si trovano anche a dover fronteggiare contaminazioni ambientali ed epidemie. Come i Nahua del Perù, tra i quali sono sempre più diffusi casi di avvelenamento da mercurio: un’emergenza sanitaria a lungo trascurata e di cui non si sono ancora individuate le cause.
I Nahua sono tribù di popoli indigeni che abitano la foresta peruviana e sono rimasti a lungo incontattati. Dagli anni Ottanta, le cose sono progressivamente cambiate e gli equilibri, nella loro regione, sono stati stravolti: oggi i Nahua fanno i conti con lo sfruttamento delle loro terre da parte di industrie minerarie, taglialegna illegali e compagnie fossili, oltre che con epidemie nei confronti delle quali non hanno difese immunitarie e che hanno già ucciso molti di loro.
Secondo le informazioni riportate da Survival, l’80% degli abitanti di una tribù Nahua recentemente contattata presenta segni da avvelenamento da mercurio e si è già registrato un decesso, quello di un bambino. La causa dell’avvelenamento non è ancora stata individuata: c’è chi sospetta che sia collegato al progetto gas Camisea, il più famoso del Perù, recentemente ampliato proprio all’interno dei territori indigeni, mentre altri puntano il dito contro l’estrazione illegale di oro, una pratica molto comune nella regione.
La AIDESEP, la principale organizzazione indigena dell’Amazzonia peruviana, ha sollecitato il Governo di Lima a condurre controlli sanitari completi sui Nahua e sulle altre tribù dell’area e ad investigare le cause dell’avvelenamento, in modo da poter porre finalmente rimedio a questa silenziosa catastrofe umanitaria.
“La contaminazione da mercurio è estremamente dannosa per la salute umana perché i suoi effetti sono irreversibili.” – ha affermato Nery Zapata, leader indigeno – “Il dipartimento di salute deve investigare la questione, e fermare la contaminazione che sta avvelenando la popolazione indigena.”
Ad aggravare la situazione, pare che i Ministeri peruviani della Salute e dell’Ambiente fossero a conoscenza del problema sin dal 2014 e che nella primavera del 2015 il Ministero della Salute abbia condotto uno studio a riguardo. Ma i risultati non sono mai stati diffusi, le autorità hanno continuato a latitare e gli indigeni ad ammalarsi.
“Le autorità peruviane sono sempre state piuttosto indifferenti ai problemi delle loro comunità indigene, e lo dimostra la loro totale negligenza in questo caso.” – ha dichiarato in proposito Stephen Corry, Direttore generale di Survival – “Se questo avvelenamento fosse avvenuto a Lima non penso che sarebbero stati così superficiali nel rispondere, o così lenti a pubblicare i risultati delle loro ricerche. È scandaloso che non facciano di più per risolvere questa crisi. E il fatto che stiano nascondendo informazioni al pubblico la dice lunga.”
Nel nostro piccolo, non possiamo non unirici all’appello di Survival e delle organizzazioni indigene affinché si faccia al più presto luce sull’intera vicenda e si prestino tutti gli aiuti necessari alle popolazioni colpite da questo dramma.
Lisa Vagnozzi
Photo Credits: Survival
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