Un incendio ha distrutto parte della riserva naturale "Palude La Vela di Taranto", nella zona del Mar Piccolo, almeno sei le squadre dei Vigili del fuoco impegnate per spegnere le fiamme dell’oasi Wwf.
Un incendio ha distrutto parte della riserva naturale “Palude La Vela di Taranto”, nella zona del Mar Piccolo, almeno sei le squadre dei Vigili del fuoco impegnate per spegnere le fiamme dell’oasi Wwf.
È una delle aree naturali più importanti della Puglia, alle porte della città di Taranto, un angolo di paradiso conosciuto per la sua biodiversità e l’avifauna. Ma nella giornata di ieri, parte della zona è stata interessata da un incendio doloso.
Come si legge sul sito del Wwf Taranto:
“L’oasi rappresenta un tesoro per il patrimonio naturalistico. Ricchissima la flora prevalentemente di tipo alofila ed ancor più ricca ed interessante la fauna caratterizzata sia da specie stanziali, sia migratorie, un gioiello che ha bisogno di tutti noi per resistere al degrado e per essere fruibile al maggior numero possibile di persone”.
Non c’è ancora la stima esatta dei danni, ma il fuoco ha avvolto la pineta arrivando fino al deposito dell’aeronautica militare, quindi gravemente a rischio 25 ettari di vegetazione. Nella palude dove il Wwf stava lavorando alla realizzazione di un ecomuseo, nidificano e sostano specie protette.
Ci sono aironi, l’avocetta, il martin pescatore, i cavalieri d’Italia e tanti altri animali duramente provati a causa dell’incendio. Tempestivo l’intervento delle fiamme gialle, esercito, marina e polizia locale, ma la gravità della situazione ha richiesto anche il supporto dei Canadair.
“Gli animali che potevano sono riusciti a volare via, ma i volatili più giovani, i pulli, sono rimasti bloccati all’interno”, ha detto Fabio Millarte, presidente del Wwf Taranto.
Dominella Trunfio
Foto: La Ringhiera