Finisce in fiamme un deposito di stoccaggio dei rifiuti nella zona industriale di Sarno. La nube tossica ha raggiunto anche le aree circostanti
È emergenza ambientale dopo l’incendio in un deposito di stoccaggio dei rifiuti nella zona industriale di Sarno. Tanta paura per gli abitanti perché le fiamme hanno raggiunto i 5 metri e la nube tossica si è propagata velocemente.
L’incendio è divampato questa notte con fiamme visibili fino all’area vesuviana con una nube tossica che ha raggiunto anche parte di Striano, Palma Campania e Poggiomarino. Sul posto le forze dell’ordine, i vigili urbani, i vigili del fuoco e i volontari della Protezione Civile I Sarrastri. L’incendio è stato domato ma si teme adesso per la salute dei cittadini vista la presenza nei depositi della ditta di numerose eco balle di rifiuti. Nello stabilimento vengono stoccati rifiuti speciali, ma non pericolosi. Adesso indaga il NOE.
“Un altro attacco della criminalità organizzata.Il settore dei rifiuti è sotto attacco e neanche in un periodo di grave emergenza sanitaria come questo che stiamo vivendo, i piani criminali rallentano o si fermano, con spregio di ogni norma e di ogni morale”, ha scritto il ministro dell’Ambiente Sergio Costa sui propri social. “Appena ho saputo dell’incendio all’impianto di riciclo della plastica di Sarno, nel salernitano, ho immediatamente attivato il NOE perché le indagini vengano condotte con incisività e vigore. Questi ecocriminali devono andare via dal nostro territorio. Sono come dei tumori: vanno estirpati via con decisione“.
Un altro attacco della criminalità organizzata. Il settore dei rifiuti è sotto attacco e neanche in un periodo di…
Posted by Sergio Costa on Thursday, March 12, 2020
Il sindaco di Sarno, Giuseppe Canfora ha firmato un’ordinanza: per tutta la popolazione che risiede a 2 km dall’opificio balconi e finestre chiuse, non attingere a risorse idriche per fini alimentari dai pozzi e non consumare frutta e verdura raccolte dopo il rogo nelle zone interessate.
Fonte: Sergio Costa/Facebook
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