Incendi a Chernobyl: rischio radioattivita’ pari a un incidente nucleare

Incendi a Chernobyl quasi 30 anni dopo la catastrofe nucleare. Quali sono i rischi? Nelle ultime ore nell’area boschiva della zona di esclusione della centrale nucleare è scoppiato un incendio che in breve tempo sarebbe stato circondato e contenuto.

Incendi a Chernobyl quasi 30 anni dopo la catastrofe nucleare. Quali sono i rischi? Negli ultimi giorni nelle aree boschive attorno alla centrale nucleare di Chernobyl sono scoppiati alcuni incendi che potrebbero innalzare i livelli di radioattività.

I servizi di emergenza in Ucraina sono stati posti immediatamente in allerta. Gli incendi avrebbero avuto inizio lo scorso 26 aprile, in coincidenza con il 29esimo anniversario dell’incidente nucleare più grave e disastroso della storia. Nella mattinata di oggi i vigili del fuoco hanno circoscritto e domato uno dei roghi, ma il pericolo non è concluso. Infatti i pompieri sono ancora impegnati a spegnere altri focolai e ad evitare che le fiamme si dirigano verso il cuore della centrale. “La situazione è sotto controllo, ma questo è il più grande incendio dal 1992”ha sottolineato la stampa Ucraina.

Greenpeace teme che gli incendi in corso a Chernobyl possano causare una notevole dispersione di radioattività. Le squadre di emergenza sono ancora attive per fermare la diffusione delle fiamme che si dirigono verso la centrale abbandonata.

Il primo ministro Arseniy Yatesenyuk ha sorvolato la zona e ha reso noto che sono in corso interventi per localizzare gli incendi. Sono stati messi a disposizione tre aerei, un elicottero e diversi veicoli per domare le fiamme.

L’associazione ambientalista parla di una notevole contaminazione delle foreste e dei terreni attorno alla centrale di Chernobyl. Lo scorso febbraio gli esperti internazionali hanno reso nota la presenza di una grande quantità di isotopi pericolosi rimasti nelle aree boschive intorno a Chernobyl. Il timore è che queste sostanze possano diffondersi a causa degli incendi. I quantitativi totali di materiali radioattivi rilasciati dagli incendi potrebbero essere potenzialmente equivalenti a quelli di un incidente nucleare rilevante, secondo quanto comunicato da Geeenpeace.

Ecco che a 29 anni dall’esplosione della centrale, l’incidente di Chernobyl non è ancora chiuso. Tra le sostanze pericolose depositate nei boschi e nei terreni attorno alla centrale si troverebbero quantitativi notevoli di sostanze radioattive molto pericolose, come il cesio 137, lo stronzio 90 e il plutonio 239.

Gli incendi al momento non avrebbero raggiunto l’area più contaminata attorno alla centrale e le fiamme si troverebbero a circa 15-20 chilometri dal sito. All’inizio di quest’anno è stata presentata un’analisi dettagliata sui rischi da incendio a Chernobyl: la conclusione è stata che nel caso peggiore il rilascio di radioattività in atmosfera potrebbe equivalere a un incidente di livello 6 della scala INES (International Nuclear Events Scale). Sia l’incidente di Chernobyl che quello di Fukushima sono stati collocati al livello 7 della scala INES.

cherbobyl incendi centrale

fonte foto: reuters.com

Di fronte agli incendi a Chernobyl, non possiamo dimenticare la situazione di Fukushima. Notevoli quantitativi di radioattività si sono depositati anche nelle foreste attorno alla centrale giapponese, proprio come è avvenuto in Ucraina.

In Giappone uno stock notevole di materiali radioattivi rimarrà depositato per tempi molto lunghi con rischi di incendio e di dilavamento verso aree più densamente popolate. Una situazione particolarmente preoccupante si registra con lo scioglimento delle nevi, in primavera, o durante piogge particolarmente forti che possono disperdere la radioattività in terre, fiumi e laghi.

Gli incidenti nucleari di Chernobyl e Fukushima hanno chiaramente dimostrato i rischi del nucleare. Ci sarà sempre una combinazione imprevista di errori umani e tecnologici e di disastri naturali che potrebbe portare ad ulteriori incidenti e contaminazioni radioattive. La lezione è chiara secondo Greenpeace. L’unico modo per assicurarsi che non vi siano nuovi incidenti come quelli di Chernobyl e Fukushima è di eliminare del tutto il ricorso al nucleare per la produzione di energia.

Marta Albè

Fonte foto: kyivpost.com

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